La “Napule ’70” di Claudio Ascoli al Teatro delle Arti di Lastra a Signa

LASTRA A SIGNA – Non un amarcord, non un eravamo meglio noi, non una confessione-racconto. “Napule ’70” è un emozionante spettacolo sui magici anni ’70 a Napoli, ma anche sui 70 anni di Claudio Ascoli, il vecchio-giovane fondatore della compagnia Chille della balanza, autore e mattatore della commedia in programma venerdì 22 ottobre al Teatro […]

LASTRA A SIGNA – Non un amarcord, non un eravamo meglio noi, non una confessione-racconto. “Napule ’70” è un emozionante spettacolo sui magici anni ’70 a Napoli, ma anche sui 70 anni di Claudio Ascoli, il vecchio-giovane fondatore della compagnia Chille della balanza, autore e mattatore della commedia in programma venerdì 22 ottobre al Teatro delle Arti di Lastra a Signa. L’inizio dello spettacolo è alle 21 (si accede con Green Pass, biglietti 13, 11 e 8 euro, riduzioni per over 65, under 26, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale, soci Arci e Amici del Museo Caruso. Prevendite on line su www.ticketone.it e nei punti Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita, compresa la Coop di Lastra a Signa. Info e prenotazioni 055 8720058 – biglietteria@tparte.it).

“Napule ’70” è un divertente incontro tra corpi di allora e di adesso, tutti positivamente infettati dall’idea di cambiare il mondo anche nell’apparente impossibilità: “Le cose più belle non sono quelle che hanno senso, ma quelle che hanno sensi, che ti prendono il corpo, nella totalità”. E’ una narrazione tra sogno e realtà, discontinua, talora buia, spesso – si spera – piena di luci. Ascoli – e Sissi Abbondanza, sua compagna di vita e di lavoro da oltre 40 anni – raccontano, giocano, inventano, costruiscono, svelano e rivelano un mondo. Dialogano con presenze-assenze: il nonno, capostipite e capocomico della compagnia teatrale Ascoli, morto pochi giorni prima della nascita di Claudio e ancora il padre Antonio, abile costruttore di maschere (Pulcinella) ed oggetti per il teatro; per finire con un giovane critico che interroga-insidia l’attore sull’oggi e sui possibili nessi-legami tra la Napoli degli anni ’70 e la Firenze di oggi.
E ora, dopo il lockdown, mentre ancora la relazione è nella distanziazione non solo fisica ma sociale e ci spinge a scegliere tra vita e sopravvivenza?.

Intitolata “Nel cuore delle cose”, la stagione 2021/2022 del Teatro delle Arti è organizzata con Comune di Lastra a Signa, Teatro Popolare d’Arte e Compagnia Simona Bucci, con il sostegno di Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Coop Unicoop Firenze, in collaborazione con Rat-Residenze Artistiche della Toscan, Arci Arci e BCC.