La nuova scuola di Campi “arriva al Ministero”. Il sindaco Fossi: “Concilierà le ambizioni dei ragazzi con la vocazione industriale del territorio”

CAMPI BISENZIO – Quella di ieri a Roma, per il sindaco Emiliano Fossi e il suo vice Giovanni Di Fede, è stata una giornata che ha avuto il “sapore” della prima campanella. In questo caso dell’Istituto scolastico superiore che sarà realizzato a Campi Bisenzio e per il quale i due sono andati nella capitale per […]

CAMPI BISENZIO – Quella di ieri a Roma, per il sindaco Emiliano Fossi e il suo vice Giovanni Di Fede, è stata una giornata che ha avuto il “sapore” della prima campanella. In questo caso dell’Istituto scolastico superiore che sarà realizzato a Campi Bisenzio e per il quale i due sono andati nella capitale per presentarne il progetto al Ministero dell’istruzione. L’indirizzo è quello tecnico, il progetto “un progetto concreto – spiegano dal Comune – e al quale l’amministrazione sta lavorando da anni, mirato a coniugare la formazione professionale con la grande vocazione produttiva del territorio campigiano”. Tutto – o quasi – trae infatti spunto dal fatto che la Piana fiorentina “è sede consolidata di realtà industriali di valore internazionale. Il solo Comune di Campi Bisenzio conta a oggi 3.770 aziende, che necessitano di investimenti sempre più decisi in organizzazione e innovazione dei processi produttivi, a partire dalla formazione e dall’aggiornamento del personale. Per queste ragioni il capo della segreteria tecnica del Ministero, Francesca Puglisi, ha ascoltato con interesse la proposta del sindaco di Emiliano Fossi”.

“La scuola che abbiamo in mente – ha spiegato il sindaco – concilierà le ambizioni dei ragazzi con la vocazione industriale del territorio, formando professionisti pronti per un mondo del lavoro sempre più esigente. L’incontro di ieri ci riempie di soddisfazione: il Ministero ha ascoltato con grande attenzione le nostre idee, tenendo in considerazione anche la situazione demografica della nostra città, la grande produttività delle imprese toscane e la necessità ormai inderogabile di conciliare gli istituti superiori con i tessuti produttivi locali e con le necessità di un mondo sempre più digitale. La scuola del futuro dovrà formare cittadini responsabili, ma anche lavoratori aggiornati e pronti a sostenere le sfide di un’economia sempre più interconnessa”.

Nei piani del Comune di Campi, l’area individuata per la scuola, circa 12.000 metri quadrati, è quella compresa fra via Prunaia, il Ponte di Maccione e via Palagetta, così come previsto nel Piano urbanistico. “In una zona dove è prevista la fermata della tramvia e la Circonvallazione Est, due infrastrutture importanti, – aggiunge il vice-sindaco – la scuola potrà ospitare dai 900 ai mille studenti e dal punto di vista architettonico sarà un edificio tecnologico, innovativo e a basso impatto ambientale. La scuola del futuro dovrà formare cittadini responsabili, ma anche lavoratori aggiornati e pronti a sostenere le sfide di un’economia sempre più interconnessa”, ribadendo che accanto alla didattica “tradizionale” di un istituto tecnico con indirizzo manifatturiero-industriale, ci sarà spazio per un centro di formazione per il personale delle aziende del territorio: “L’aula non sarà l’elemento predominante – ha continuato Di Fede – ma sono previsti spazi innovativi. Il mondo del lavoro è in continua evoluzione: varie ricerche ci dicono che tra dieci anni alcune professioni spariranno e altre nasceranno per questo bisogna offrire agli studenti nuovi piani di studio, nuove materie e nuovi strumenti, insomma una didattica al passo con i tempi in modo da formare cittadini responsabili, ma anche lavoratori aggiornati e pronti a sostenere le sfide di un’economia sempre più interconnessa”.