La “pagella” semestrale di Forza Italia: “Troppe le questioni ancora in alto mare”

CAMPI BISENZIO – Degrado e spaccio di droga, mancata revisione del trasporto pubblico, istituzione del disco orario in piazza Gramsci, slittamento per l’apertura del museo dei Gonfienti, ritardo nei lavori del Museo Manzi e l’aggressione presso i giardini via Petrarca e al capolinea dell’autobus 35 “sono solo – si legge in una nota – i […]

CAMPI BISENZIO – Degrado e spaccio di droga, mancata revisione del trasporto pubblico, istituzione del disco orario in piazza Gramsci, slittamento per l’apertura del museo dei Gonfienti, ritardo nei lavori del Museo Manzi e l’aggressione presso i giardini via Petrarca e al capolinea dell’autobus 35 “sono solo – si legge in una nota – i fatti più eclatanti degli ultimi sei mesi della giunta del sindaco Fossi“. Forza Italia, come è ormai consuetudine da diversi anni, ha presentato nei giorni scorsi la pagella politica, la semestrale di controllo sull’operato dell’amministrazione campigiana. “Visto il particolare momento che stiamo vivendo in seguito all’emergenza sanitaria – ha precisato Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio, insieme al coordinatore comunale azzurro Angelo-Victor Caruso e alla vice Chiara Martinuzzi – abbiamo evitato per questo semestre di ricorrere ai consueti “up and down” sul sindaco e gli assessori, ma abbiamo ritenuto allo stesso modo di fare il punto sugli ultimi sei mesi. Forza Italia ha continuato a essere da stimolo avanzando innumerevoli proposte, in consiglio e in città, e da inizio giugno abbiamo riaperto anche il gazebo durante il mercato del sabato pomeriggio, continuando a voler valorizzare il rapporto ed il dialogo con i cittadini. Durante l’emergenza sanitaria non abbiamo avanzato alcuna polemica e abbiamo sostenuto l’operato dell’amministrazione comunale ma oggi riteniamo che la giunta non abbia fatto a sufficienza per sostenere il tessuto economico e sociale, di fatto non mettendo un euro per ridurre i tributi locali e sostenere famiglie ed esercenti”. “In questi mesi abbiamo inoltre fortemente contestato – continuano – l’introduzione del disco orario in piazza Gramsci e la futura istituzione dei parcheggi a pagamento e siamo tornati nuovamente a richiedere di garantire maggior sicurezza soprattutto dopo l’aggressione avvenuta al capolinea del 35 e presso il giardino di via Petrarca. A oggi il Museo Manzi non è stato ancora riaperto e non esiste alcun cronoprogramma sull’avvio dei lavori di messa in sicurezza, il cantiere per la realizzazione del museo dei Gonfienti non è ancora stato ultimato e anche la riqualificazione di piazza Fra Ristoro con l’installazione di nuovi arredi, attesa entro il 31 dicembre scorso, non è mai avvenuta. Sulla valorizzazione del turismo, ora messo in ginocchio dal Covid-19, non è stato compiuto nessun passo avanti e anche sulla realizzazione della nuova casa della salute e del nuovo plesso scolastico di via Gramignano non ci sono state nessuna novità”. “Non solo, l’ufficio edilizia e urbanistica continua ed essere ingolfato di richieste e non ha ancora riaperto al pubblico, l’ex Tintoria del Sole è tornata a essere, ancora una volta, meta di spacciatori ed occupanti abusivi e in questi mesi ha destato sconcerto l’inchiesta per falso in atti pubblici e abuso d’ufficio per il rilascio di attestazioni in parte non corrispondenti al vero che ha riguardato alcuni dipendenti comunali.  Anche il Piano strutturale adottato in prima lettura martedì scorso – hanno concluso Gandola, Caruso e Martinuzzi – non ci lascia tranquilli e ci racconta come la Giunta Fossi voglia proiettare la nostra città in un futuro caratterizzato da un ruolo sempre più subalterno nell’area metropolitana avendo rinunciato alla titolarità sullo sviluppo del proprio territorio. Insomma, ancora oggi sono davvero moltissime le questioni in alto mare. La città merita di avere risposte e non spot elettorali”.