La parrocchia di Querceto ricorda Padre Eligio Bortolotti. Presente anche il Cardinale Simoni

SESTO FIORENTINO – Programma ricco di iniziative, caratterizzato da commemorazioni, ricordi emozioni e tanta commozione: è quello relativo alle celebrazioni organizzate dalla parrocchia di San Jacopo a Querceto e dagli Oblati di San Giuseppe per ricordare la figura di Padre Eligio Bortolotti, religioso nato il 28 ottobre 1912 a Pieve di Bono (Trento), che fin […]

SESTO FIORENTINO – Programma ricco di iniziative, caratterizzato da commemorazioni, ricordi emozioni e tanta commozione: è quello relativo alle celebrazioni organizzate dalla parrocchia di San Jacopo a Querceto e dagli Oblati di San Giuseppe per ricordare la figura di Padre Eligio Bortolotti, religioso nato il 28 ottobre 1912 a Pieve di Bono (Trento), che fin da adolescente aveva lasciato il suo paese di nascita per abbracciare la regola dei “Giuseppini d’Asti”. Le celebrazioni in ricordo della nascita di padre Eligio hanno avuto inizio proprio nel luogo dove il religioso venne fucilato dai tedeschi, nell’oliveta sotto Villa Daddi a Baroncoli, presso la croce restaurata dai volontari della parrocchia per l’occasione: ”Qui barbaramente fu ucciso dai soldati tedeschi Padre Eligio Bortolotti priore di Querceto di anni 32 – 5 settembre 1944”.

Presente alla cerimonia e al momento di preghiera il Cardinale Ernest Simoni che, per il suo recente 94° compleanno, aveva espresso il desiderio di recarsi proprio alla croce a ricordo del luogo del martirio del religioso trentino in aperta campagna tra le colline di Calenzano. Durante la commemorazione hanno preso la parola Padre Sebastian Soy, che ha portato il saluto degli Oblati di San Giuseppe, don Paolo Cioni, parroco del luogo, e Silvano Cemin, nipote di Padre Eligio, giunto per l’occasione con parenti e fedeli dal Comune di Molina di Fiemme, che ha portato in dono alla parrocchia per lo speciale anniversario una rara lettera di Padre Eligio, da poco ritrovata, che il sacerdote scrisse ai familiari cinque giorni prima di essere trucidato, nella quale faceva accenno solo di cose belle, senza menzionare in alcun modo le sofferenze che stava vivendo a Querceto durante il passaggio del fronte. Presenti inoltre in rappresentanza del Comune di Sesto Fiorentino l’assessore Sara Martini e per il Comune di Calenzano l’assessore Damiano Felli, il personale della Polizia municipale, l’Ispettore Regionale ANC per la Toscana il Generale di Divisione Luigi Nardini oltre a una folta rappresentanza di associazioni di volontariato del territorio.

Al termine della cerimonia, dopo la deposizione della corona di alloro, il tenore Lorenzo Mazzocchi ha cantato l'”Ave Maria” e successivamente è stata celebrata una Santa Messa, animata dal coro parrocchiale, in suffragio di Padre Bortolotti presso la parrocchia di San Jacopo a Querceto. “Padre Eligio, religioso giuseppino, sacerdote esemplare operaio nella Vigna del Signore a servizio del popolo di Dio. Uomo mite, – queste le parole del Cardinale Simoni – puro di cuore e dotato di slancio caritatevole verso il prossimo più bisognoso, che con il suo zelante ministero sacerdotale era e rimane esempio anche oggi per tutti noi. Il dono della sua vita spesa totalmente per gli altri, il perdono pochi istanti prima di essere ucciso rivolto ai suoi aguzzini da loro stessi testimoniato, sia per noi ancor più oggi, in questo mondo distratto ed indifferente, monito e sprono a vivere con fiducia alla sequela del Signore, seguendo i suoi dettami ed i suoi comandamenti. Ringraziamo il Signore Gesù, Agnello che si è offerto per l’intera Umanità, per aver donato molteplici pastori secondo il suo Sacratissimo cuore: testimoni autentici, che ci hanno preceduto, i quali, imitando il Buon Pastore, hanno saputo donare la sua vita per il gregge a loro affidato; degni del premio eterno che oggi dalla Gerusalemme Celeste pregano ed intercedono per noi”.