La Piana e i suoi animali, video incontro “L’inverno dei libri e dei fenicotteri”

. SESTO FIORENTINO – “L’inverno dei libri e dei fenicotteri”, rassegna di appuntamenti dedicati ai libri, continua martedì 23 febbraio alle 18.30 con il videoincontro tra Silvia Sarri del CAI e Simone Guidotti presidente di Legambiente Sesto e autore del volume “La Piana di Sesto Fiorentino e il suo Parco”. Il videoincontro è visibile sulla […]

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SESTO FIORENTINO – “L’inverno dei libri e dei fenicotteri”, rassegna di appuntamenti dedicati ai libri, continua martedì 23 febbraio alle 18.30 con il videoincontro tra Silvia Sarri del CAI e Simone Guidotti presidente di Legambiente Sesto e autore del volume “La Piana di Sesto Fiorentino e il suo Parco”. Il videoincontro è visibile sulla pagina Facebook di apice libri e su quella del Club del Giallo e sul canale YouTube di apice libri. La Piana fiorentina, dal punto di vista naturalistico, ha la sua area più rilevante nel Comune di Sesto Fiorentino, con il “Parco della Piana”, oasi gestita e curata da Legambiente, con numerosi laghetti. 

L’oasi gestita e curata da Legambiente, con numerosi laghetti. Si tratta di oasi che già dal nome richiamano le tante specie di volatili presenti, spesso rare; frequentissimo imbattersi in aironi bianchi e grigi e Cavalieri d’Italia, senza contare i germani e le anatre, e poi anfibi, rettili e mammiferi di tutti i tipi. Più raro, ma comunque frequente, trovare esotici fenicotteri rosa. Sono 242 le specie di uccelli che sono state avvistate nella Piana di Sesto, la metà di tutte quelle censite in Italia. Ogni anno il parco è visitato da quasi 4.000 persone, perlopiù appassionati di fotografia naturalistica.

L’espansione di Firenze – ma anche di tutte le cittadine limitrofe – ha portato negli ultimi 60 anni a un riempimento della valle tra Firenze e Pistoia di industrie, abitazioni e varie infrastrutture. Strette tra le colline, le città dove vivono e lavorano centinaia di migliaia di abitanti hanno divorato nel tempo quasi tutto il terreno della Piana. Quella di cui si parla, fotografata nel libro con le sue piccoli grandi bellezze, è l’ultimo lembo di terra rimasta, l’ultimo possibile per costruire un grande aeroporto oppure per fare un grande parco. Una partita da giocare tra due modelli di sviluppo e di vita.