“La politica non ha memoria ma io sono stato l’unico a portare il Pd al ballottaggio: De Franco (Lega) attacca gli ex “compagni” di partito

SIGNA – “E’ del tutto inappropriato parlare di diatriba all’interno della Lega, visto che Antonio Morelli e Luca Scala, non solo sono volontariamente fuoriusciti dal gruppo consiliare della Lega Salvini Premier di Signa andando a costituire il “gruppo misto”, ma sono stati definitivamente radiati dal Movimento Lega Salvini Premier già dallo scorso 9 ottobre”. Non […]

SIGNA – “E’ del tutto inappropriato parlare di diatriba all’interno della Lega, visto che Antonio Morelli e Luca Scala, non solo sono volontariamente fuoriusciti dal gruppo consiliare della Lega Salvini Premier di Signa andando a costituire il “gruppo misto”, ma sono stati definitivamente radiati dal Movimento Lega Salvini Premier già dallo scorso 9 ottobre”. Non le manda a dire il capo gruppo della Lega, Vincenzo de Franco, in merito alla situazione che sta vivendo attualmente la Lega signese. “Quindi se di “diatriba” si vuol parlare, – aggiunge De Franco – questa è tra un leghista e due “senza patria” partitica”.

“Ho letto da qualche parte – aggiunge De Franco – che Luca Scala sostiene il mio “evidente fallimento politico”, avendo “perso tutte le elezioni”: vorrei solo fargli notare che, nel Comune di Signa, a memoria storica, non era mai successo che un esponente di centro-destra, meno che mai della Lega, avesse portato al ballottaggio un candidato sindaco del Pd. Io l’ho fatto alle amministrative 2019 e alle ultime elezioni regionali, nonostante Scala e Morelli si siano apertamente schierati a favore di altri candidati e nonostante io sia stato lasciato da solo dalla Lega con un gruppo di amici a gestire l’intera campagna elettorale, ho comunque ottenuto 2.186 voti di cui 533 solo a Signa, contribuendo in questo modo a far diventare la Lega a Signa il secondo partito del territorio con il 24,50% e un +9,50 % di voti rispetto alle scorse regionali, segno e riconoscimento manifesto a chi ha veramente lavorato con passione e dedizione per la comunità e non solo con la promozione di “decine gazebo” a cui pure ho puntualmente partecipato”.

“Il fallimento politico, dunque, non è il mio – conclude De Franco – che, nonostante gli atti di grave slealtà che si sono consumati alle mie spalle in seno al partito nella scorsa campagna elettorale, sono ancora al mio posto avendo privilegiato il bene di Signa a ogni altra cosa; ma è di Luca Scala che, per contro, sul piano istituzionale, è confluito in un gruppo consiliare misto e su quello partitico aspetto di sapere chi sarà disponibile ad aprirgli la porta dopo che, ripetutamente nella sua storia politica, ha ormai consumato l’intero arco politico che va da sinistra a destra. Quanto alla linea politica della Lega signese, dimentica Scala che, proprio nel corso di quelle decine di gazebo a cui fa rifermento nelle sue esternazioni (e a cui raramente ha preso parte Antonio Morelli), negli incontri presso il suo ufficio o in occasione di quelli da me promossi con gli alleati, e da Scala ritenuti inappropriati e non autorizzati, abbiamo parlato e dibattuto dei temi più spinosi di Signa e delle iniziative da intraprendere in sede consiliare. Ma tant’è. La politica non ha memoria”.