La protesta contro il “muro” delle barriere anti rumore “Padule come Sollicciano 2”

SESTO FIORENTINO – Sotto una fitta pioggia gelata e con il vento, i residenti delle abitazioni davanti alle barriere anti rumore di via di Padule hanno dato il via ad una protesta per ribadire la loro contrarietà al tipo di barriere previste per completare l’opera anti rumore. Tanti gli striscioni annodati ai cancelli e ai […]

SESTO FIORENTINO – Sotto una fitta pioggia gelata e con il vento, i residenti delle abitazioni davanti alle barriere anti rumore di via di Padule hanno dato il via ad una protesta per ribadire la loro contrarietà al tipo di barriere previste per completare l’opera anti rumore. Tanti gli striscioni annodati ai cancelli e ai balconi delle case per dire “No e poi no a questo muro così brutto. Non lo vogliamo” oppure “Padule quasi come Sollicciano 2”. Il muro a cui i residenti fanno riferimento è la barriera antirumore realizzata proprio come un muro che ha “rubato luce e sole” come viene scritto in un altro striscione appeso alle abitazioni. “Ci avete murati vivi” si legge in un altro striscione rimandando ai muri caduti e quelli tirati su “Berlino 1989 muro abbattuto, Padule 2020 muro ricostruito”. Cosa è accaduto? “Il progetto ricevuto dall’amministrazione comune da RFI – dicono alcuni residenti – non è stato in passato reso noto a tutti i sestesi. Un anno fa abbiamo chiesto al sindaco Falchi del motivo di questo muro issato davanti alle case. Il progetto, però è valido”. Ma qualcosa ancora si può fare. “Questo muro non è completato – dicono i residenti – per essere completato devono essere issati altri due metri e chiediamo che siano utilizzati materiali diversi da quelli attuali, che vengano realizzate le barriere in modo da non togliere la luce alle abitazioni”. Fra l’altro, spiegano i residenti, in questo periodo è cambiato anche il tipo di traffico ferroviario, si è attenuato, anche se come si legge in uno striscione “il muro non frena il rumore e ammazza l’ambiente, con questo museo ci avete murati vivi”.