La protesta dei lavoratori della fiera. “Vogliamo lavorare rispettando i protocolli anti-Covid”

SESTO FIORENTINO – Protesta questa mattina davanti al Palazzo comunale dei lavoratori degli spettacoli viaggianti e degli ambulanti dolciari, per la cancellazione della Fiera di fine agosto a Sesto Fiorentino. Lo stop al luna park e alla presenza di banchi della fiera è stata decisa nei giorni scorsi dal sindaco Lorenzo Falchi dopo che a […]

SESTO FIORENTINO – Protesta questa mattina davanti al Palazzo comunale dei lavoratori degli spettacoli viaggianti e degli ambulanti dolciari, per la cancellazione della Fiera di fine agosto a Sesto Fiorentino. Lo stop al luna park e alla presenza di banchi della fiera è stata decisa nei giorni scorsi dal sindaco Lorenzo Falchi dopo che a livello nazionale sono aumentati i casi di Coronavirus. Precauzione, dice il Comune. Ma i lavoratori della fiera ricordano che la Regione Toscana ha varato un’ordinanza con un protocollo specifico per questo tipo di attività e quindi, dicono, “così come si svolge il mercato con distanziamento ulteriore tra i banchi, possiamo lavorare anche noi. In altri Comuni questo non è accaduto e poi qui vengono comunque fatti i concerti”. Perché, proseguono i lavoratori, il problema è proprio questo: il lavoro. “E’ vero che siamo stati avvertiti all’ultimo momento dall’amministrazione comunale che la fiera non ci sarebbe stata più per aumento casi Covid in Italia – dice Luca Moruzzi di Cisl spettacoli viaggianti – quando noi avevamo già pagato al Comune tutte le tasse necessarie per allestire il luna park, ma non puntiamo a richiedere la restituzione di quanto già pagato, chiediamo di lavorare. Alcuni di noi non lavorano da ottobre scorso, altri sono senza lavoro da quattro mesi. Si parla di famiglie, di persone a cui interessa la salute di tutti compresa la loro, per cui ci interessa attenerci ai protocolli previsti dall’ordinanza regionale numero 59. Perché non possiamo lavorare?” Una domanda che i lavoratori rivolgono all’amministrazione comunale.

I lavoratori spiegano che un mese fa erano rimasti d’accordo con sindaco e assessore al commercio per fare la fiera, ma solo pochi giorni fa, mentre stavano montando le attività (in minor numero rispetto al passato e distanziate come previsto dalla delibera) arriva la notizia della cancellazione della fiera.

“Non siamo incoscenti e siamo pronti a qualsiasi situazione dove si possa lavorare – prosegue Moruzzi – si parla di un numero importante di persone: 20, 25 famiglie e di un totale di circa 200 persone che lavorano tra luna park e ambulanti dolciari. Oggi manifestiamo davanti al Comune in modo pacifico, ma se questo non porterà a nulla siamo pronti a occupare l’area con le nostre attrezzature”.