La provincia di Firenze resta in zona rossa. L’ufficialità… arriva da Campi

CAMPI BISENZIO – Al termine di una giornata convulsa, una delle tante delle ultime settimane, degli ultimi mesi, la provincia di Firenze, nonostante il ministro Speranza abbia confermato che da lunedì la Toscana tornerà arancione, resta in zona rossa. A ufficializzare la notizia, con un post su Facebook, il sindaco di Campi, Emiliano Fossi. “Nell’ultima […]

CAMPI BISENZIO – Al termine di una giornata convulsa, una delle tante delle ultime settimane, degli ultimi mesi, la provincia di Firenze, nonostante il ministro Speranza abbia confermato che da lunedì la Toscana tornerà arancione, resta in zona rossa. A ufficializzare la notizia, con un post su Facebook, il sindaco di Campi, Emiliano Fossi. “Nell’ultima settimana a Campi – scrive Fossi – abbiamo avuto 177 positivi. Numeri altissimi, in linea con la Città metropolitana. Alla luce di questo e della situazione negli ospedali, abbiamo condiviso con il presidente Giani e tutti i sindaci di rimanere in zona rossa. Serve più attenzione da parte di tutti: abbiamo visto che il sacrificio di tanti è inutile, se pochi non rispettano le regole. Porre fine a questa situazione dipende solo da noi. Senza il senso di responsabilità di tutti voi, questo appello non servirà a niente”.

La notizia, anche se mancava l’ufficialità, tuttavia era già “rimbalzata” nel pomeriggio e poi confermata dal sindaco della Città metropolitana, Dario Nardella, su Instagram: “Sono propenso ad accettare l’ipotesi di zona rosa prospettata dal presidente Giani”. Cosa che poi si è puntualmente verificata.

A seguire è arrivata la comunicazione ufficiale da parte della Regione: “La Toscana, – si legge in una nota – per atto del ministro della salute, è in zona arancione da lunedì 12 aprile. Sentito lo stesso ministro permangono in zona rossa fino alle 14 di Sabato 17 aprile le province di Firenze e Prato, i Comuni di San Miniato, Montopoli in Val d’Arno, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto parte della provincia di Pisa ma compresi nella zona socio sanitaria Valdarno Empolese Valdelsa, i Comuni di Poggibonsi, San Gimignano, Colle di Val d’Elsa, Casole d’Elsa, Radicondoli compresi nella zona socio sanitaria Alta Valdelsa. Le due province e le due zone socio sanitarie superano l’indice di contagio settimanale dei 250 contagiati su 100.000 abitanti, dato limite indicato dalla legge per l’assunzione di provvedimenti. L’atto è determinato dalla situazione ad alto rischio nel sistema ospedaliero e sanitario con fortissima occupazione di terapie intensive e alta diffusione di ricoveri nei reparti Covid. I pareri dei direttori di Asl competenti sono concordi nel chiedere di limitare la mobilità per non congestionare ulteriormente e il sistema ospedaliero e sanitario toscano. Le decisioni sono state assunte dopo attento esame in assemblee con i sindaci dei territori interessati”.