La scuola Cavalcanti all’inaugurazione dell’anno scolastico a Sondrio

SESTO FIORENTINO – La scuola Cavalcanti è stata scelta per partecipare alla cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico che si è tenuta il 30 settembre a Sondrio, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini. “L’invito inaspettato – dicono dalla scuola Cavalcanti – ci ha riempito di […]

SESTO FIORENTINO – La scuola Cavalcanti è stata scelta per partecipare alla cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico che si è tenuta il 30 settembre a Sondrio, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini. “L’invito inaspettato – dicono dalla scuola Cavalcanti – ci ha riempito di gioia ed esultanza e una piccola delegazione della scuola Cavalcanti formata dagli alunni della classe 3 C Luca De Maron, Livia Tarantino e dagli alunni Giulia Alfatti e Federico Pieri della classe 3 G insieme alla professoressa Concetta Colapietro ha vissuto questa bellissima esperienza, unendosi ai circa 1800 alunni provenienti dagli Istituti di tutto il territorio nazionale che sono stati selezionati dagli Uffici Scolastici Regionali”.

Le scuole scelte hanno realizzato percorsi e progetti didattici di eccellenza, nel corso dell’anno scolastico 2015-2016, sui temi dell’inclusività, del rispetto e del valore della diversità, dell’intercultura e dell’integrazione, dell’educazione alla legalità, della lotta ai fenomeni del bullismo e della partecipazione alla vita scolastica.

“I nostri alunni – proseguono gli insegnanti della Cavalcanti – hanno avuto la possibilità di ascoltare dalla viva voce del Presidente tutti quei principi che hanno animato i nostri progetti. La Scuola Cavalcanti in questi anni, infatti, ha sviluppato in modo costante il progetto sull’educazione alla legalità, sul bullismo e sul cyberbullismo. Siamo convinti, infatti, che sia di primaria importanza cercare di formare nei ragazzi valori universali quali il rispetto verso gli altri, l’aiuto e il sostegno ai compagni in difficoltà, l’accoglienza delle diversità. I ragazzi, al loro ritorno, erano fortemente emozionati, ma pronti a condividere con tutti i loro compagni della scuola questa esperienza formativa per vivere ogni giorno le parole conclusive del Presidente: essere prepotenti verso i più deboli non è sinonimo di forza ma di viltà”.