La scuola che “parla” il linguaggio degli alunni: alla Pescetti con il 3D

SESTO FIORENTINO – Officina 3D è il progetto sperimentale messo in piedi dalla scuola secondaria di primo grado Pescetti, un laboratorio “permanente” dove per la didattica tradizionale vengono utilizzati linguaggi teconologici contemporanei. Già dotata di sistemi tecnici moderni, quali il registro elettronico (questo anche alle scuole primarie) e di tablet, ora la scuola ha acquisito […]

SESTO FIORENTINO – Officina 3D è il progetto sperimentale messo in piedi dalla scuola secondaria di primo grado Pescetti, un laboratorio “permanente” dove per la didattica tradizionale vengono utilizzati linguaggi teconologici contemporanei. Già dotata di sistemi tecnici moderni, quali il registro elettronico (questo anche alle scuole primarie) e di tablet, ora la scuola ha acquisito un nuovo oggetto: un video in 3D con una serie di occhialini adatti per la visione. Per capire come funziona, partecipiamo alla “lezione in 3D insieme all’assessore alla scuola Sara Martini”: inforchiamo gli occhiali e sul video di fronte a noi pescettiscorrono le immagini di un cuore che pulsa. E’ la lezione di scienze. Grazie a questo sistema possiano seguire con attenzione, insieme agli alunni della prima classe in rigoroso silenzio, la lezione di anatomia che ci mostra il cuore “sezionato”, la sua funzione e le sue caratteristiche. Altro assaggio di lezione, questa volta dedicata al cosmo: la voce dello speaker, in lingua inglese, ma sul video compare anche la traduzione in italiano, spiega mostrando le immagini in movimento in tre dimensioni, la Terra, gli altri pianeti e il Sole.

“Il video in 3D non serve solo per lezioni di scienze, ma anche per quelle di arte – spiega il pescetti 3dprofessore Pierpaolo Infante – ad esempio, con questo strumento possiamo ‘entrare’ nell’opera d’arte, o far compiere un percorso museale”.

La lezione è finita, con dispiacere e non solo nostro, ma anche degli studenti che per tutto il tempo sono stati in silenzio, attenti a seguire quanto veniva loro spiegato.

“Il sistema in 3D – spiega la preside Anna Bergamo – è stato acquistato dalla scuola grazie sia ad una serie di attività, sia ai genitori. Il prossimo step è quello di acquisire una stampante in 3D. Proseguiamo così il processo di divulgazione esplorando nuove opportunità”. “Con la stampante in 3D – dice Infante – gli studenti potranno trovarsi di fronte l’oggetto in tre dimensioni, studiarlo e capirlo meglio di come avviene vedendolo solo sulla carta”.

La scuola da anni punta sulla tecnologia per migliorare la didattica e dialogare con un linguaggio contemporaneo con gli studenti.

Sara Marini alla Pescetti“Abbiamo visto che questi struementi aiutano i ragazzi a studiare meglio – dice Infante – l’attività didattica che proponiamo è innovativa, ma tradizionale: spiego il muscolo cuore, ma con un linguaggio nuovo. Vediamo che queti strumenti riescono ancora a meravigliare i ragazzi”.

Officina 3D è aperta a tutte le classi. “Secondo noi tutte le classi devono diventare un laboratorio” dice Infante.

“La scuola sta attuando un progetto ampio e articolato – spiega l’assessore Martini – che comprende anche altre attività che riguardano anche la biblioteca”.

Una scuola al passo con i tempi che parla il linguaggio dei giovanissimi, forse anche per questo oggi gli studenti sono 562, un incremento rispetto allo scorso anno scolastico che ha richiesto la composizione di una nuova classe. Accanto alle innovazioni tecnologiche anche quelle tradizionali come il proseguimento della sezione musicale.