La Scuola di musica di Sesto fra donazioni e voglia di crescere: verso il futuro a ritmo di jazz

SESTO FIORENTINO – Se c’è una famiglia che ha nel proprio Dna la musica, è sicuramente quella del direttore della Scuola di musica di Sesto Fiorentino “Bruno Bartoletti”, Fabrizio Lanzoni. Pianista lui, pianista la moglie Gloria, pianista anche uno dei due figli, Alessandro, mentre la sorella, Ilaria, è violinista. Tutte persone che, chi scrive, conosce […]

SESTO FIORENTINO – Se c’è una famiglia che ha nel proprio Dna la musica, è sicuramente quella del direttore della Scuola di musica di Sesto Fiorentino “Bruno Bartoletti”, Fabrizio Lanzoni. Pianista lui, pianista la moglie Gloria, pianista anche uno dei due figli, Alessandro, mentre la sorella, Ilaria, è violinista. Tutte persone che, chi scrive, conosce e stima da sempre. E, non a caso, la direzione artistica del “Sesto Jazz Festival”, in programma dal 21 al 23 febbraio insieme a una serie di eventi collaterali, è passata di padre in figlio, “from father to son”, ovvero a colui che si sta affermando sempre più nel panorama jazzistico nazionale e internazionale. In attesa di incontrare Alessandro, quindi, abbiamo approfittato dell’occasione per fare una chiacchierata con chi dirige la scuola da quattro anni dopo altri due da vice. E che soprattutto è docente di pianoforte al Conservatorio Cherubini di Firenze. Lo abbiamo fatto all’interno di Villa San Lorenzo, dove la Scuola di musica ha la sede. Una scuola frequentata da circa 300 allievi, che ha nel pianoforte lo strumento più “gettonato” ma che, al tempo stesso, ha fra gli obiettivi primari quello di incentivare la musica di insieme. Per parlare del presente ma anche del futuro, con alcuni progetti davvero interessanti. Con ritmo e improvvisazione, che in questo caso va bene, proprio perché quest’ultima è uno dei due principali elementi della musica jazz. “Anche il “Sesto Jazz Festival” – dice Lanzoni – certifica l’importanza formativa della musica. Questa, infatti, è una scuola dove non si fa solo formazione (gli allievi vanno dai 3 agli 80 anni e il più anziano sta imparando a suonare la fisarmonica, n.d.r.) ma si guarda anche alla produzione di eventi”. Come dimostra anche il festival dedicato al jazz, organizzato annualmente in collaborazione con Eventi Music Pool, e che anche in questa edizione si propone di offrire uno sguardo panoramico su quanto avviene nel mondo del jazz sia in ambito europeo che statunitense: il concerto di apertura, il 21 febbraio al Teatro della Limonaia (21.30), vedrà assoluto protagonista il batterista e percussionista svizzero Julian Sartorius, recentemente ospite dei maggiori festival europei con la sua originale esibizione in solo in cui crea suoni in forme mai viste prima, alla ricerca di suoni nascosti che eliminano la distanza fra il timbro naturale degli strumenti e la musica elettronica sperimentale. Guardando al futuro, invece, i progetti in mente prendono spunto da due donazioni che la scuola ha avuto di recente (nella foto qui di seguito una parte del materiale): quella del “Fondo Luciano Parenti” ma soprattutto quella del “Fondo Bruno Bartoletti“. Maestro elementare e appassionato di musica il primo, sappiamo tutti benissimo chi è il secondo, grande “bacchetta” del Novecento, l’idea è quella di realizzare in un’aula della scuola – nell’altra fotografia il direttore Lanzoni ci mostra dove – una biblioteca dedicata in gran parte proprio a Bartoletti. Così come un’altra idea sarebbe quella di realizzare un’esposizione temporanea di strumenti, suddivisi per genere. Insomma, progetti, idee, voglia di crescere, insieme alla comunità sestese, ma sempre, rigorosamente, con della buona musica in sottofondo.

Pier Francesco Nesti