SIGNA – Un lungo striscione giallo e blu con la scritta “La Signa che vorrei”: questa la “cornice” che ha accolto all’interno dell’ex tiro a volo gran parte degli 89 candidati che compongono le sei liste a sostegno della candidata a sindaco Monia Catalano. Un appuntamento, quello di stamani, voluto per presentarsi ufficialmente ma anche, se vogliamo, per fare gruppo in vista delle prossime elezioni amministrative. “Un’idea la nostra, – è stato detto – nuova della società signese, un progetto assolutamente alternativo, ideologicamente eterogeneo, che ha l’ambizione di riportare alla luce i colori “ingrigiti” degli ultimi cinque anni e di una politica lontana dall’interpretare, e tanto meno soddisfare, le più elementari esigenze dei cittadini. Un progetto politico basato sul civismo e che dal civismo vuole trarre la propria forza”. Accanto a Monia Catalano nella foto di rito i sei capolista: Gianni Vinattieri (Uniti per Signa), Marco Colzi (Fratelli di Signa), Luca Tognarelli (Signa al centro), Giuseppe Caiolo (A Sinistra per Signa), Luca Scala (Prima Signa) e Tommaso Matulli (SIgna nel cuore), da segnalare anche l’entrata in scena di Giuseppe Renda, da poco coordinatore della lista “A Sinistra per Signa”.

“Per la prima volta i nostri concittadini signesi vedono sulla scheda un’alternativa chiara e soprattutto coesa, – ha detto Catalano – la società civile ha dato un segnale chiaro scegliendo di unirsi, di intrecciarsi in modo bello e armonico, facendo tutti un passo avanti insieme”. Ieri, è stata l’occasione anche per presentare i punti cardine del programma del laboratorio civico. Indispensabili le infrastrutture per far sì che la posizione strategica di Signa, così baricentrica tra Firenze, Prato ed Empoli, torni a essere valorizzata: “Lavoreremo per il completamento della circonvallazione di Signa e per la realizzazione di un nuovo ponte sull’Arno. Questo senza dimenticare il trasporto interno a Signa e soprattutto nelle frazioni”. E visto che tante anime della società civile si intrecciano, Catalano ha proposto anche la riqualificazione del “Museo della Paglia, inserendoci nel circuito degli Uffizi Diffusi”. Nel programma de “La Signa che vorrei” anche “il ripristino del Premio Sorelle Gramatica, perché Signa, non troppo tempo fa, è stata anche un centro di produzione culturale di grande livello”. Non può mancare un passaggio al Parco dei Renai che deve tornare a essere “il cuore verde metropolitano” e “un motore di economia e turismo sostenibile”. “È sotto gli occhi di tutti che si può fare di più sulla sicurezza e sul decoro urbano: è nostra intenzione farlo”. Capitolo sport: “Abbiamo l’obiettivo di realizzare un palazzetto dello sport, con area polivalente per giovani, ma anche di costruire spogliatoi e tribune per il Campo sportivo Ferenc Puskas”. “Sono punti – conclude – che nascono da una condivisione non a parole ma reale: è un programma di governo improntato all’apertura, al rinnovamento, alla valorizzazione”.