La solidarietà di Piananotizie a Tommaso Germogli, aggredito mentre stava facendo il suo lavoro

CAMPI BISENZIO – Tommaso Germogli, oltre che essere un bravo fotografo, è anche un amico di Piananotizie. Non solo, conosciamo bene suo babbo Riccardo, chi scrive, quando ha iniziato a fare questo mestiere, ha fatto alcuni servizi con suo nonno Roberto, che della professione di fotografo conosceva bene tutti i segreti. Tanti buoni motivi, quindi, […]

CAMPI BISENZIO – Tommaso Germogli, oltre che essere un bravo fotografo, è anche un amico di Piananotizie. Non solo, conosciamo bene suo babbo Riccardo, chi scrive, quando ha iniziato a fare questo mestiere, ha fatto alcuni servizi con suo nonno Roberto, che della professione di fotografo conosceva bene tutti i segreti. Tanti buoni motivi, quindi, per esprimere la solidarietà, da parte di tutta la redazione a Tommaso, che questa mattina, mentre stava svolgendo il proprio lavoro, con la professionalità che lo contraddistingue, è stato vigliaccamente aggredito al mercato di Scandicci. Qui di seguito il comunicato dell’Associazione Stampa Toscana:

Il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti  dell’Associazione Stampa Toscana denunciano, non senza indignazione, la gravissima aggressione subito stamani, 31 ottobre, dal fotoreporter Tommaso Germogli, de La Nazione, che stava facendo un servizio al mercato di Scandicci su assembramenti e rispetto delle norme anti-Covid. Tommaso è stato preso a pugni, a quanto pare da un venditore ambulante, ed è stato portato in ospedale, dove gli è stato diagnosticato trauma cranico guaribile in 7 giorni. Sono intervenuti i Carabinieri che stanno indagando sull’episodio. Che è gravissimo e ripropone il rischio al quale sono sottoposti i giornalisti in prima linea. Giornalisti che, anche la notte scorsa, hanno lavorato nel centro di Firenze invaso dalla guerriglia, per raccontare e documentare. L’Associazione Stampa Toscana, oltre ad augurare una pronta guarigione a Tommaso, il più giovane di una generazione di fotoreporter, rivolge un nuovo appello al prefetto, Laura Lega, e alle forze dell’ordine affinché il lavoro dei giornalisti venga tutelato nel modo dovuto. Ma il sindacato si rivolge anche a politici e amministratori, perché vengano evitati certi riferimenti al mondo dell’informazione, che in momenti delicati come questo possono essere fraintesi, esponendo chi deve lavorare in mezzo alla gente per raccontare, a reazioni vigliacche, scomposte, inaccettabili.