La squadra di studenti del Polo scientifico vince le selezioni di Plancks 2024 e si allena per Dublino

SESTO FIORENTINO – Hanno risolto i problemi e superato i loro avversari della Normale di Pisa e ora i “Chitoni” la squadra di studenti di fisica del Polo scientifico sono pronti per la finale di maggio (dal 23 al 27) a Dublino di Plancks 2024 (Physics League Across Numerous Countries for Kick-ass Students), un torneo […]

SESTO FIORENTINO – Hanno risolto i problemi e superato i loro avversari della Normale di Pisa e ora i “Chitoni” la squadra di studenti di fisica del Polo scientifico sono pronti per la finale di maggio (dal 23 al 27) a Dublino di Plancks 2024 (Physics League Across Numerous Countries for Kick-ass Students), un torneo internazionale di alto livello in cui si sfidano squadre di studenti universitari triennali e magistrali da tutto il mondo. La squadra che si è aggiudicata la partecipazione alle finali è composta da quattro studenti del Polo scientifico di Sesto Fiorentino: Giacomo Boschi, Isabella Caruso, Lorenzo Matteini e Alessandro Vanni. Tutti gli studenti fanno parte del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Fisiche e Astrofisiche. Alla gara erano stati proposti cinque problemi di fisica, su argomenti di Meccanica Classica, Elettromagnetismo, Termodinamica, Meccanica Quantistica e Fisica Nucleare. Un altro studente nonchè presidente  del Comitato Locale di Firenze dell’Aisf Francesco Chitiè stato selezionato tra 65 candidati come osservatore per i Plancks2024.

Nei laboratori del Polo scientifico di Sesto Fiorentino gli studenti si allenano ogni giorno perché loro a Dublino andranno per vincere. Sono gli studenti della squadra i “Chitoni” che si sono aggiudicati le selezioni di Plancks 2024. “Lavoriamo insieme – spiega Boschi – e nonostante i molti impegni vogliamo allenarci bene per la finale. Ci vediamo spesso perchè sono molte le cose da fare”. Preparati, ma non tranquilli dicono gli studenti. “Abbiamo imparato a lavorare insieme – dice Caruso – e questo ci aiuta molto”. La preparazione verte soprattutto su “tematiche” ad ampio respiro. “L’ultima volta erano di stampo italiano legate a conoscenze specifiche – afferma Boschi – nella gara alla quale parteciperemo servono sappiamo che saranno esercizi più difficili perchè non serve solo la formula specifica, ma servirà più intuito per arrivare alla fine”. “Non sono esercizi che devi preparare prima, – dice Lorenzo Matteini – non sono esercizi sullo stile universitario, ma serve flessibilità”. Il Dipartimento di Fisica dell’Università di Firenze supporta il progetto degli studenti. “Lavorare insieme è un aspetto educativo – dice Nicola Poli responsabile orientamento del Dipartimento di Fisica – perchè il lavoro di squadra è quello che serve nella ricerca. La collaborazione tra aree diverse aiuta anche ad entrare nel mondo del lavoro sono quelle skills, quelle competenze che aiutano non solo nella ricerca ma anche nel mondo del lavoro”.