La storia di Uran, scomparso a Sesto e ritrovato agonizzante nel Chianti

SESTO FIORENTINO – Ringraziando “Il Gazzettino del Chianti” per la segnalazione (www.gazzettinodelchianti.it), quella che vi raccontiamo oggi è la storia di Uran, pastore tedesco di 4 anni, scomparso da Sesto lunedì 20 febbraio e ritrovato nel Chianti, in una strada fra Tavarnelle e San Casciano, in una pozza di sangue. Una storia che ha tutto […]

SESTO FIORENTINO – Ringraziando “Il Gazzettino del Chianti” per la segnalazione (www.gazzettinodelchianti.it), quella che vi raccontiamo oggi è la storia di Uran, pastore tedesco di 4 anni, scomparso da Sesto lunedì 20 febbraio e ritrovato nel Chianti, in una strada fra Tavarnelle e San Casciano, in una pozza di sangue. Una storia che ha tutto il sapore della minaccia e dell’intimidazione.

A raccontarci l’accaduto è Gregorio Albisani, padrone di Uran: “Lunedì 20 Uran si trovava come al solito nel suo spazio esterno nella nostra casa di Cercina, lo spazio è recintato e Uran non ha mai provato a fuggire o scavare buche, per cui siamo sempre molto tranquilli quando lo lasciamo fuori”.
Verso le quattro del pomeriggio la famiglia Albisani è uscita, lasciando Uran nel suo spazio esterno, come al solito. “Quando siamo rientrati – prosegue Gregorio – solo due ore dopo, Uran era ancora in casa. E dopo essermi preparato per uscire, verso le sette, sono andato a chiamarlo: ma lui non c’era più”.

Inizialmente hanno pensato che, anche se si fosse allontanato, a breve sarebbe rientrato, dato che era ora di cena ed era già buio. Gregorio così esce di casa abbastanza tranquillo, fiducioso che Uran sarebbe riapparso a breve. Verso le 22.30, però, riceve una telefonata agghiacciante: il suo cane è stato ritrovato in via di Fabbrica, fra Tavarnelle e San Casciano, con delle gravissime ferite, e si trova al Pet Hospital per essere operato d’urgenza. Gregorio corre in ospedale, dove lo attendono notizie terribili: Uran è in fin di vita, oltre a delle ferite profonde, ha una frattura cranica molto grave che gli può costare la vita.
Ma in ospedale gli dicono di più: “Non solo Uran è stato ritrovato ben 40 km di distanza da casa alle 20, cioè solo dopo un’ora che era sparito, ma anche senza collare e la medaglietta di riconoscimento”. “Per tutti questi motivi – prosegue il giovane – ritengo che Uran non sia sparito per sua volontà, ma qualcuno lo abbia trasportato in macchina. Questo è un fatto gravissimo: non solo è stato quasi ucciso un animale, ma c’è anche un forte sapore di minaccia”. Per fortuna che aveva il microchip inserito – precisa Gregorio – così dall’ospedale hanno potuto contattarci per avvisarci”. Poi ci racconta le condizioni in cui è stato trovato: “Dal tipo di colpi (ferite penetranti, tagli da punteruolo, contusioni da spranga probabilmente) penso che qualcuno volesse ucciderlo. Probabilmente lo hanno addormentato, perchè un pastore tedesco di 45 kg non è certo facile da uccidere se sveglio”.

“Riteniamo che chiunque abbia fatto una cosa del genere debba avere un interesse – riflette tristemente il ragazzo – perché innanzitutto è un reato, e poi è comunque rischioso. Personalmente ho dei sospetti, e proprio per questo ho deciso di anteporre la sicurezza di Uran prima di ogni altra cosa”. “Anche se il recupero non sarà facile – conclude Gregorio – per fortuna è vivo ed è tornato a casa con noi”.