La storia, la scuola, l’associazionismo: il castello di Campi “raccontato” con un plastico

CAMPI BISENZIO – Guardare con occhi diversi quello che il territorio può offrire. E’ questa la “filosofia” che ha animato il progetto iniziato due anni fa che ha coinvolto l’Auser e il mondo della scuola di Campi e che ieri ha visto la sua conclusione, almeno per il momento, con la presentazione del plastico – […]

CAMPI BISENZIO – Guardare con occhi diversi quello che il territorio può offrire. E’ questa la “filosofia” che ha animato il progetto iniziato due anni fa che ha coinvolto l’Auser e il mondo della scuola di Campi e che ieri ha visto la sua conclusione, almeno per il momento, con la presentazione del plastico – con la collaborazione della Pro Loco campigiana – realizzato dagli ex studenti della terza A della scuola media Matteucci. Un evento che è rientrato nel programma dell’edizione 2021 de “La Meglio Genìa” e che ha visto il passaggio di consegne, per quella che eventualmente sarà la prosecuzione del progetto stesso, fra l’ex presidente dell’Auser campigiana, Ornella Mercuri, e l’attuale presidente Ruchia Ali Osman. “Quello del castello di Campi – ha detto Mercuri – è il risultato di un percorso partito da una domanda ben precisa: Campi era un castello?”. Da qui il lavoro degli studenti, coinvolti successivamente anche in una serie di iniziative sull’ambiente che purtroppo il Covid ha interrotto. “E un plastico – ha aggiunto Ruchia Ali Osman – che ha portato a ottenere un risultato il più attendibile possibile, per un progetto da noi ritenuto importante e del quale ringrazio sia gli studenti che i professori”. Con l’obiettivo, appena possibile, di (ri)presentarlo anche all’Auser. Presenti all’iniziativa il presidente del consiglio comunale, Eleonora Ciambellotti, la consigliera comunale ed ex docente Panaiula Gallazzi e l’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Campi, Monica Roso: “Quello che abbiamo di fronte è il frutto di un lavoro significativo per il personale della scuola ma soprattutto per gli studenti. Non a caso, la collaborazione con l’Auser di cui si avvale l’amministrazione comunale è un altro elemento che arricchisce il nostro territorio. Anche perché l’Auser, con le sue iniziative, è riuscita sempre a portare all’interno delle scuole la storia e la conoscenza di Campi, confermandosi anche in questa occasione come un esempio concreto di buone pratiche”.

“Il plastico del castello di Campi – ha detto Gianni Panerai, presidente della Pro Loco – è stato realizzato con vero rigore filologico nei tre anni di corso dagli alunni della terza A della scuola media Matteucci, guidati dalle professoresse Monica Martinuzzi e Giuditta Niccoli con la consulenza di Vincenzo Rizzo. E quello di ieri è stato un incontro davvero interessante, grazie anche alla presenza del professor Alessandro Monti, lo studioso dalle cui ricerche tutto ha preso il via e che ha fatto la differenza. Il castello non era di un signore feudale ma costruito dalla collettività per esigenze della collettività. Il nostro spirito pubblico ha radici lontane ed è grazie alla conoscenza della storia che possiamo capire il presente”.