La tecnologia di El.En. per ripulire il Ponte di Rialto

CALENZANO – Il restauro del Ponte di Rialto è uno degli ultimi interventi del restauro dei beni artisti effettuato grazie al le tecnologie del Gruppo El.En. L’intervento di pulitura, finanziato dal Gruppo OTB di Renzo Rosso, si è avvalso delle tecnologie laser italiane del Gruppo El.En., in particolare del laser Thunder Art. Un’opera iniziata nel […]

CALENZANO – Il restauro del Ponte di Rialto è uno degli ultimi interventi del restauro dei beni artisti effettuato grazie al le tecnologie del Gruppo El.En. L’intervento di pulitura, finanziato dal Gruppo OTB di Renzo Rosso, si è avvalso delle tecnologie laser italiane del Gruppo El.En., in particolare del laser Thunder Art. Un’opera iniziata nel 2014, programmata nei minimi dettagli, che ha visto la conclusione con 6 mesi di anticipo rispetto alla previsione.

Sono oltre 35 i siti Unesco restaurati in tutto il mondo, con opere del calibro di artisti quali Leonardo, Caravaggio, Michelangelo, e molti altri.

“Siamo estremamente orgogliosi di trasmettere questa notizia, oltre che per la fama del Ponte di Rialto, icona di una delle città più belle del mondo, proprio perché Venezia – dice Paolo Salvadeo, direttore generale del Gruppo El.En. – rappresenta, per certi versi, la storia del restauro con il laser a livello internazionale. Infatti, una delle prime puliture di monumenti, se non la prima in assoluto, avvenne con un laser Palladio di Quanta System (Gruppo El.En.) proprio a Venezia, sulla Porta della Carta, a Palazzo Ducale. Erano i primi anni ’80. Il restauro fu effettuato dall’inventore della tecnica di pulitura e restauro conservativo con luce coerente (laser), il professore americano John Fredrich Asmus, che ha focalizzato moltissime delle sue attività di ricerca su tecniche scientifiche per il restauro”.

L’inaugurazione dell’opera, conclusi gli interventi di pulizia e risanamento, ha avuto luogo alla presenza del ministro del turismo, Massimo Garavaglia, del Governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, del Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, e di Andrea Bocelli, che ha cantato dalla cima del ponte l’Inno d’Italia e l’aria “Nessun dorma”.