La tradizione sposa l’innovazione: a cena con la pecora e tre vini

CAMPI BISENZIO – Serata di cucina tradizionale quella di ieri al circolo Rinascita. Protagonista sulla tavola la pecora, il piatto tipico campigiano preparata secondo la tradizione locale. In ben 160 estimatori hanno risposto all’iniziativa promossa dai fratelli Roberto e Gianni Colzi dello storico bar “Rolando” che, grazie alla maestria dello chef Pino Proetto e con l’ausilio di […]

CAMPI BISENZIO – Serata di cucina tradizionale quella di ieri al circolo Rinascita. Protagonista sulla tavola la pecora, il piatto tipico campigiano preparata secondo la tradizione locale.
In ben 160 estimatori hanno risposto all’iniziativa promossa dai fratelli Roberto e Gianni Colzi dello storico bar “Rolando” che, grazie alla maestria dello chef Pino Proetto e con l’ausilio di collaboratori altrettanto esperti nel cucinare la pecora nelle svariate ricette, hanno entusiasmato tutti i presenti. La tradizione paesana rispolverata e graditissima grazie alla “francesina”, antico piatto di lesso rifatto servito su foglia di cavolo con olive e pepeperoncini dolci, a seguire “riso con il cavolo” cotto con il brodo del lesso di pecora e per finire la classica “pecora in umido” regina della serata. I piatti, anche quelli della tradizione, vengono esaltati dal vino e allora ecco tre vini di selezione con la presenza dei tre produttori vinicoli uno dei quali Paul Old direttamente dalla Francia con il suo vino Le Cloud Perdu senza comunque dimenticare il Chianti Classico Castellinuzza del produttore Andrea Cinuzzi e il Sangiovese Marta Valpiani della produttrice Elisa Mazzavillani.
Foto di Roberto Vicario