L’allarme di Legambiente: “Smaltimento incivile di guanti e mascherine”

FIRENZE – In questi giorni di pandemia, chiunque sia uscito di casa per farmaci o cibo avrà fatto l’esperienza di jmbattersi in rifiuti molto “speciali”. Marciapiedi, giardini, scalinate, cortili, “sono infatti costellati di guanti e mascherine usati, – si legge in una nota di Legambiente – che poi magari alla prima pioggia, attraverso il reticolo […]

FIRENZE – In questi giorni di pandemia, chiunque sia uscito di casa per farmaci o cibo avrà fatto l’esperienza di jmbattersi in rifiuti molto “speciali”. Marciapiedi, giardini, scalinate, cortili, “sono infatti costellati di guanti e mascherine usati, – si legge in una nota di Legambiente – che poi magari alla prima pioggia, attraverso il reticolo idrografico minore, finiscono con l’alimentare l’enorme problema dell’inquinamento marino. Plasmix, lattice, poliestere, polipropilene: una caterva di materiali “sporchi” che finiranno con il deturpare in modo per lo più irreversibile l’ecosistema”. “Siamo sorpresi e amareggiati dal constatare che, mentre tutti stiamo cercando di fronteggiare con serietà la più grave crisi sanitaria della nostra storia rispettando rigidamente le regole di distanziamento sociale, sullo smaltimento di guanti e mascherine molti cittadini si stanno lasciando andare ancora a comportamenti assolutamente incivili e inaccettabili, – dichiara Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana – non solo gettare per terra questi presidi sanitari è infatti scorretto e indecente, ma, in caso di contaminazione indiretta, persino pericoloso per il prossimo. A fine uso, raccomandiamo pertanto di sigillare accuratamente in sacchetti dedicati questi accessori che ci stanno diventando così familiari, per poi smaltirli correttamente nell’indifferenziato”.