Lancio di iPhone 6s, 150 in coda a I Gigli

CAMPI BISENZIO – E’ diventato quasi un nuovo rito urbano. Il gruppo di persone che si ritrova davanti al centro commerciale, si mette in fila e chiacchiera, mangiando un cornetto e aspettando di acquistare l’ultimo modello di iPhone. Comunque la si pensi sull’argomento, è un dato di fatto che chi si mette in coda il giorno […]

CAMPI BISENZIO – E’ diventato quasi un nuovo rito urbano. Il gruppo di persone che si ritrova davanti al centro commerciale, si mette in fila e chiacchiera, mangiando un cornetto e aspettando di acquistare l’ultimo modello di iPhone. Comunque la si pensi sull’argomento, è un dato di fatto che chi si mette in coda il giorno dell’apertura di un nuovo prodotto Apple, pensa di far parte di un evento, partecipare a un rito.

Stamani alle 6,30 alcune decine di ragazzi si sono ritrovate davanti all’ingresso di Corte tonda de I Gigli. Le porte del centro commerciale sono state aperte alle 7 e l’Apple Store ha aperto circa un’ora dopo. La fila è cresciuta arrivando, in più tranche, a circa 150 persone. Tutti in coda per acquistare i due nuovi modelli della “mela mangiata”: iPhone 6s e 6s plus. Come da rito, i dipendenti Apple hanno offerto caffè e cappuccino. Alcuni ragazzi hanno detto di essere in zona da mercoledì, per essere sicuri di arrivare primi. Anche se stavolta, per volere di Apple, le classiche code sono state dovunque più contingentate perché i modelli erano stati prenotati e le vendite organizzate a fasce orarie.

Uno dei primi ad uscire con il sacchetto, con dentro un iPhone 6s bianco, è stato Edoardo Ercolini, di Montecatini. E’ uno dei fondatori della pagina facebook “Quelli dell’iPhone”, insieme a Federico Fabbri.  Il gruppo ha approfittato dell’evento per lanciare una raccolta fondi per il Meyer. “Stamani abbiamo distribuito dei gadget con il logo del nostro gruppo – spiegano Ercolini e Fabbri – per raccogliere fondi. La scorsa settimana I Gigli ci hanno ospitato per un altro evento con cui abbiamo raccolto 650 euro, sempre per l’ospedale pediatrico fiorentino”. Fila sì, ma anche con scopo benefico.