“L’arte di salvare l’arte”: in mostra al Quirinale due “tavole” lastrigiane

LASTRA A SIGNA – C’è una mostra a Roma che custodisce anche un pezzetto di storia di Lastra a Signa. La mostra è “L’arte di salvare l’arte. Frammenti di storia d’Italia” e la storia è quella relativa a due tavole cuspidate della chiesa di San Martino a Gangalandi, che “svetta” appunto sulle colline di Lastra […]

LASTRA A SIGNA – C’è una mostra a Roma che custodisce anche un pezzetto di storia di Lastra a Signa. La mostra è “L’arte di salvare l’arte. Frammenti di storia d’Italia” e la storia è quella relativa a due tavole cuspidate della chiesa di San Martino a Gangalandi, che “svetta” appunto sulle colline di Lastra a Signa.

L’esposizione, infatti, è stata realizzata in occasione del 50° anniversario dell’istituzione del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, un reparto specializzato dell’Arma dei Carabinieri istituito il 3 maggio 1969 per contrastare i crimini perpetrati ai danni del nostro patrimonio storico artistico.

A raccontarla è il vice-sindaco Leonardo Cappellini, in visita al Quirinale insieme a Gianni Taccetti, dell’assessorato al turismo della Regione Toscana, presente anche l’assessore Stefano Ciuoffo, e all’associazione Amici di Adesso: “Ci siamo trovati davanti alle due tavole cuspidate facenti parte di un polittico della Scuola fiorentina del XIV – XV secolo di pregevole fattura e grandissimo valore, che il 17 gennaio 1969 furono trafugate dalla Chiesa di San Martino a Gangalandi di Lastra a Signa. Successivamente, grazie all’opera del neonato Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, la refurtiva fu recuperata e nel 1970 restituita alla chiesa di San Martino dalla quale era stata trafugata”.

La mostra “L’arte di salvare l’arte. Frammenti di storia d’Italia” è stata curata dal professor Francesco Buranelli e al suo interno sono esposti alcuni dei più significativi beni culturali recuperati in mezzo secolo di intensa e proficua attività investigativa, unitamente a opere restituite al patrimonio artistico nazionale grazie all’azione di diplomazia culturale messa in atto di concerto con il Ministero per i beni e le attività culturali. I visitatori possono ammirare oggetti che sono stati trafugati da chiese, musei, aree archeologiche, biblioteche e archivi e conoscere al tempo stesso la storia del loro recupero; in mostra sono esposti anche alcuni beni messi in sicurezza nelle zone dell’Italia centrale colpite dai drammatici eventi sismici del 2016. Personale specializzato guiderà inoltre i visitatori lungo il percorso espositivo e nella consultazione della banca dati disponibile on line.

Tra i capolavori presenti in mostra la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, il Cratere di Euphronios, il Trapezophoros, la Triade Capitolina, Il giardiniere di Vincent Van Gogh, Le Cabanon de Jourdan di Paul Cézanne, le oreficerie Castellani, la Sacra Famiglia con una Santa di Andrea Mantegna.

Pier Francesco Nesti