L’arte non va in vacanza con “Musei in Valigia”, il progetto dedicato agli anziani con fragilità

FIRENZE – Prosegue l’adesione dei Musei Civici Fiorentini alla Rete dei Musei toscani per l’Alzheimer. Questo è quanto previsto da una delibera approvata dalla giunta comunale su proposta del vicesindaco e assessore alla cultura Alessia Bettini. L’amministrazione, infatti, ha accolto questa iniziativa, avviata nel 2020, e in programma fino al 2025 con tante iniziative, già […]

FIRENZE – Prosegue l’adesione dei Musei Civici Fiorentini alla Rete dei Musei toscani per l’Alzheimer. Questo è quanto previsto da una delibera approvata dalla giunta comunale su proposta del vicesindaco e assessore alla cultura Alessia Bettini. L’amministrazione, infatti, ha accolto questa iniziativa, avviata nel 2020, e in programma fino al 2025 con tante iniziative, già messe in campo in questi anni, tra cui “Musei in Valigia” il progetto attivo durante i mesi estivi e rivolto agli anziani con decadimento cognitivo presenti nelle strutture. L’obiettivo è quello di proporre uno strumento utile a promuovere le attività rivolte a persone affette da Alzheimer e a coloro che li assistono così come a favorire la cooperazione tra i musei sul territorio regionale e la gestione coordinata delle attività di questi.

“Una cultura accessibile e alla portata di tutti è un obiettivo centrale, in cui crediamo molto e siamo impegnati in varie forme, indubbiamente va in questo senso l’adesione a questa rete importante, – hanno detto l’assessore Bettini e l’assessore al welfare Sara Funaro – i Musei Civici e MUS.E mettono in campo progetti mirati che puntano a offrire sempre nuovi stimoli a persone fragili che hanno bisogno di tutta la nostra attenzione”. I Musei Civici Fiorentini e MUS.E profondono da anni un grande impegno nei confronti dei “pubblici speciali” che desiderano accedere ai musei, frequentarli, viverli, capirli. Fra questi un’attenzione speciale è riservata agli anziani con fragilità.

Il progetto “Musei in Valigia” vedrà il coinvolgimento di mediatori culturali di MUS.E che faranno visita agli anziani presso le strutture e i centri diurni, semi-residenziali e residenziali della città di Firenze, portando con sé i “Musei in Valigia”: una raccolta di oggetti e spunti che richiameranno le collezioni civiche. Gli appuntamenti, iniziati il 23 giugno, si svolgeranno tutti i venerdì mattina fino al 25 agosto, sono gratuiti e sono dedicati ai soggetti socialmente fragili, agli anziani e alle persone con decadimento cognitivo. Per informazioni e prenotazioni: museiaperti@musefirenze.it

Quattro valigie, quattro viaggi “speciali” nel tempo e nello spazio per scoprire l’arte e beneficiarne:
Tutto il mondo in una stanza
Un “museo in valigia” per viaggiare in tutto il mondo, tra suoni e profumi, senza muoversi di un passo e vivere tutta la meraviglia delle scoperte del Cinquecento, traendo lo spunto dalle straordinarie mappe della Sala delle carte geografiche in Palazzo Vecchio.

Noi del Novecento
Un “museo in valigia” per tornare indietro nel tempo grazie alle opere del Museo Novecento, ripercorrendo la storia del XX secolo e avvicinandosi ai grandi artisti che ne hanno interpretato le vicende grazie alla loro poetica e al loro linguaggio, per poi sperimentare un momento di creazione artistica personale.

La bottega dell’arte
Una “valigia del tempo” per scoprire la tecnica artistica della tempera all’uovo. Dalla preparazione dei pigmenti, temperati appunto con l’uovo, all’impostazione del disegno su tavola lignea fino all’esecuzione della pittura, i partecipanti saranno guidati a sperimentare i processi di una tecnica che ha dominato le botteghe d’arte per secoli, dal Medioevo fino a oggi.
Una storia alla moda
Una “valigia del tempo” per un tuffo nella storia della moda, traendo spunto dai ritratti della famiglia Medici del tardo Rinascimento, dalle creazioni di Emma Bardini, figlia del celebre antiquario di fine Ottocento, dalle arti del Novecento.  
Da ottobre 2023 l’arte ritorna nei musei con un ciclo di appuntamenti sempre rivolti agli anziani con Alzheimer e decadimento cognitivo, condotti da mediatori MUS.E affiancati da operatori geriatrici specializzati, sempre sviluppati in collaborazione con la rete Musei Toscani per l’Alzheimer. I musei coinvolti ad oggi sono stati Palazzo Vecchio, Museo Novecento e Museo Stefano Bardini.

Sara Coseglia