L’assessore Nucciotti ringrazia Gandola (Pdl) per le segnalazioni. “Ma in via Tevere non c’è alcun fontanello”

CAMPI BISENZIO – L’assessore Riccardo Nucciotti, rispondendo alle affermazioni di Paolo Gandola (Pdl) apparse su un articolo di piananotizie.it, relative alla ad un fontanello non funzionante nei giardini di via Tevere.
Nucciotti esclude che la zona sia provvista “di fontanelli in quanto nel giardino, accanto alla statua di Padre Pio (piazza 8 Marzo), è in funzione un fontanello, la seconda è che con l’ufficio stiamo facendo una programmazione degli interventi da eseguirsi su tutti i fontanelli presenti nei giardini pubblici al fine di intervenire laddove sussistessero criticità”. Nucciotti spiega che gli uffici comunali sono già intervenuti nei giardini di via Petrarca e in piazza Aldo Moro mentre sono in corso lavori nei giardini in via Don Minzoni e, nei prossimi giorni, sarà risistemato anche il fontanello di via Cesare Battisti a San Martino.
“Ringrazio il consigliere Gandola e chiunque ci segnali le varie problematiche presenti nel territorio, sia che riguardino i fontanelli, i marciapiedi o le sedi stradali – scrive Nucciotti – il sottoscritto insieme all’ufficio lavori pubblici in questi pochi giorni dall’insediamento della nuova giunta lavoriamo a grandi ritmi, cercando di intervenire nel minor tempo possibile nelle emergenze. Resta come obbiettivo primario andare a programmare gli interventi in maniera tale da ovviare alla problematiche dei cittadini. Troppo spesso i fontanelli, come i gichi, le panchine e altre proprietà pubbliche subiscono continui danneggiamenti e, nonostante il presidio da parte della polizia municipale, non è mai stato possibile individuare i responsabili di tali atti vandalici. Il mio impegno sarà massimo e mi permetto di chiedere il contributo dei cittadini che quotidianamente frequentano gli spazi pubblici, di avere un occhio di riguardo e dove possibile di sorveglianza, al fine di ovviare a episodi che vanno a gravare sulle casse comunali, ritengo che Campi Bisenzio ed i campigiani debbano tornare ad essere comunità, una comunità che apprezza, tutela e conserva il proprio territorio”.