L’associazione IHP chiede una risposta al sindaco sul cavallo “vagante”

CALENZANO – L’associazione IHP (Italian Horse Protection) ha inviato una diffida al sindaco di Calenzano e al responsabile del Dipartimento veterinario dell’Azienda Sanitaria di Firenze Nord Ovest, chiedendo di ottemperare ai propri doveri per la cavalla che venne trovata ferita il 12 ottobre scorso a Calenzano. La lettera è stata inviata perchè il sindaco non […]

CALENZANO – L’associazione IHP (Italian Horse Protection) ha inviato una diffida al sindaco di Calenzano e al responsabile del Dipartimento veterinario dell’Azienda Sanitaria di Firenze Nord Ovest, chiedendo di ottemperare ai propri doveri per la cavalla che venne trovata ferita il 12 ottobre scorso a Calenzano. La lettera è stata inviata perchè il sindaco non avrebbe risposto alle richieste dell’associazione. I volontari IHP vennero chiamati da un cittadino che segnalava la presenza nel suo terreno di un cavallo ferito che stazionava pressoché immobile nello stesso punto da due giorni.

L’associazione, dopo aver allertato Asl e Carabinieri ottenendo l’arrivo di un veterinario pubblico, aveva proceduto a un difficile recupero della cavalla, provvedendo poi a trasportarla in tarda serata in un luogo sicuro per prestare le cure del caso. Il veterinario Asl presente aveva constatato l’apparente età di circa 4 anni e l’assenza di microchip identificativo: si trattava quindi di un “cavallo vagante” e per questo motivo, si legge in una nota dell’associazione, IHP aveva provveduto la mattina seguente a scrivere al sindaco di Calenzano affinché emanasse un’ordinanza di affidamento provvisorio e di identificazione dell’animale, come previsto in questi casi. L’associazione spiega che non ha ricevuto alcuna risposta dal Sindaco e neppure dalla Asl, alla quale si era poi rivolta. IHP ha provveduto a curare la cavalla, le cui condizioni, prosegue l’associazione “erano di gravissima trascuratezza: oltre alle profonde ferite alla gamba (probabilmente causate da uno dei recinti divelti dai quei cavalli che spesso sconfinano alla ricerca di cibo), aveva centinaia di zecche e una infestazione massiva di pidocchi, nonché una verminosi”.