LASTRA A SIGNA – Il Comune di Lastra a Signa vuole “accelerare” nel processo di diffusione delle Comunità energetiche rinnovabili sul proprio territorio. E per raggiungere l’obiettivo l’amministrazione comunale ha stipulato una convenzione con la società a capitale pubblico partecipata Società Consortile Energia Toscana (CET Scrl) che porterà alla costituzione di una Comunità energetica rinnovabile con socio fondatore il Comune di Lastra a Signa. Fra le attività previste nell’accordo quella di svolgere attività di informazione e promozione presso la cittadinanza, al fine di raccogliere ulteriori adesioni alla creazione della Comunità energetica”. In continuità con gli incontri informativi che si sono già svolti sul territorio, sono previsti altri due appuntamenti in sala consiliare: il 15 febbraio alle 10, principalmente rivolto a cittadini, e il 20 febbraio alle 18.30, dedicato a imprese e associazioni, entrambi utili per la prosecuzione del percorso. Gli incontri sono comunque liberi e aperti a tutti.
Inoltre, sempre in base all’accordo sottoscritto, è garantito un servizio da remoto di supporto e assistenza volto a rispondere alle richieste di chiarimenti da parte di cittadini, imprese, associazioni e così via dicendo sulle tematiche inerenti le Comunità energetiche rinnovabili. Il servizio viene erogato il martedì e il giovedì dalle 10 alle 18 telefonando al numero 055 8743500. Per raccogliere le manifestazioni di interesse è inoltre possibile inviare una e-mail all’indirizzo cer@comune.lastra-a-signa.fi.it, mentre sul sito del Comune di Lastra a Signa è presente una pagina dedicata all’iniziativa dalla quale è possibile scaricare il format di manifestazione di interesse da inviare.
La convenzione stipulata con CET Scrl prevede anche uno studio dei consumi energetici in grado di dimostrare l’efficacia degli interventi proposti individuando le possibili soluzioni tecniche, economiche e finanziarie al fine di recuperare risorse di cofinanziamento da destinare alla futura Cer. Nella comunità energetica, infatti, i consumatori passivi si trasformano in consumatori attivi anche se non hanno un proprio impianto di produzione di energia elettrica, e i produttori, dotati di un proprio impianto per la generazione di energia elettrica per l’autoconsumo, cedono la parte di energia in eccesso agli altri soggetti della comunità energetica. Infatti la Comunità energetica si presenta in una forma collaborativa, incentrata su un sistema di scambio locale per favorire la gestione congiunta, lo sviluppo sostenibile e ridurre la dipendenza energetica dal sistema elettrico nazionale.
Sono molteplici i benefici generati dalle Comunità energetiche per le collettività locali coinvolte: inclusione e solidarietà attraverso il contrasto alla povertà energetica per i soggetti economicamente più fragili, ridurre le disuguaglianze sociali, diminuire l’impatto ambientale e permettere di usufruire di condizioni energetiche economicamente competitive. “Crediamo fermamente nelle opportunità fornite dalle Comunità energetiche rinnovabili, – ha detto il vicesindaco e assessore all’ambiente Annamaria Di Giovanni – per questo, dopo gli incontri pubblici già effettuati nella scorsa consiliatura continuiamo a lavorare su questa sfida con, da una parte l’organizzazione di nuovi incontri pubblici e dall’altra con la stipula della convenzione con CET Scrl che ci fornirà un supporto tecnico in questo percorso. Vorrei sottolineare ancora una volta che le Comunità energetiche possono essere composte da privati cittadini, condomini, enti religiosi, onlus o associazioni del terzo settore, attività commerciali, enti pubblici, imprese che scelgono di dotarsi di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili”.