L’Atletica Campi non ci sta: “Campionati italiani di corsa campestre, nei nostri confronti dette cose non vere”

CAMPI BISENZIO – L’Atletica Campi non ci sta. E respinge al mittente tutte le critiche che le sono piovute addosso di recente in merito all’organizzazione dei campionati italiani di corsa campestre di metà marzo. Critiche che, in alcuni casi, soprattutto sui social, sono state particolarmente “feroci” e che sono arrivate anche dalle forze politiche di […]

CAMPI BISENZIO – L’Atletica Campi non ci sta. E respinge al mittente tutte le critiche che le sono piovute addosso di recente in merito all’organizzazione dei campionati italiani di corsa campestre di metà marzo. Critiche che, in alcuni casi, soprattutto sui social, sono state particolarmente “feroci” e che sono arrivate anche dalle forze politiche di opposizione in consiglio comunale. “Come se l’aumento dei contagi a Campi nelle ultime settimane – spiega il presidente della società, Riccardo Bicchi – sia stato originato da quella manifestazione”.

E’ amareggiato Bicchi e non lo nasconde. E con lui tutta l’Atletica Campi: “Perché le critiche che ci sono arrivate, sono state fatte senza essersi minimamente documentati su quello che è stato il protocollo per lo svolgimento della  manifestazione e che ci hanno costretti a leggere affermazioni che non corrispondono alla verità. Non entro nel merito delle polemiche politiche, perché  noi facciamo un’altra attività: la “Festa del cross” è stata una  manifestazione nazionale autorizzata dal Coni con un protocollo organizzativo della Federazione di atletica leggera a cui noi ci siamo dovuti attenere”.

Entrando nel merito della questione, “iniziamo  con il piano di sicurezza e il piano sanitario, inviati a Prefettura, Carabinieri, Polizia municipale, 118 e amministrazione comunale. A Villa Montalvo e nel parco di Villa Montalvo, ovvero dove si sono svolte le gare, il percorso era transennato (600 metri di transenne) e  delimitato da fettuccia (4.000 metri di fettuccia) mentre tutte le altre attrezzature sono state installate sul percorso da ditta qualificate. La  manifestazione era senza presenza di pubblico, quindi potevano accedere solo atleti, tecnici (uno per squadra), accompagnatori (uno per squadra), organizzazione locale, organizzazione  federale e personale Rai. Capitolo atleti: tutti i minorenni hanno preso parte alle gare dopo aver effettuato un tampone rapido il giorno precedente; chi, per varie ragioni, non ha avuto la possibilità di farlo, si è sottoposto a tampone sul posto con il nostro medico sociale”.

“Tutti gli altri – continua Bicchi – potevano accedere a Villa Montalvo solo dopo la registrazione da parte della Federazione, ovvero presentandosi ai due punti di Triage per il controllo della temperatura, sanificazione con gel e la consegna di una certificazione in cui veniva dichiarato di non avere avuto il Covid mentre chi era risultato positivo in precedenza, doveva presentare un documento di negatività. Infine, per quanto riguarda il personale di Fidal Servizi, i giudici e il personale Rai, tutti sono stati controllati dai propri organismi”.

“Come si può vedere, quindi, è stato fatto tutto  nel rispetto della massima sicurezza; personalmente, poi, come responsabile della società, ho  tenuto sotto controllo tutti i volontari che hanno dato una mano nell’organizzazione anche nelle due/tre settimane successive all’evento senza riscontrare alcun problema. Quindi la  manifestazione si è svolta in conformità con le direttive del Coni e con le quali autorizza questo tipo di gare: penso, per il ciclismo, alla Milano/Sanremo o alla Tirreno Adriatico o ai vari campionati nazionali di volley e basket. Se guardiamo il numero dei contagi a Campi Bisenzio, abbiamo avuto lo stesso numero di casi in Comuni vicini come Sesto, Scandicci, Bagno a Ripoli, nel Valdarno, per non parlare di Prato, insomma, non credo sia stato a causa della “Festa del cross”…” . Altro aspetto che mi fa piacere sottolineare è quello relativo ai  numerosi apprezzamenti che abbiamo ricevuto da società provenienti da tutta Italia, per l’ospitalità che hanno ricevuto a Campi Bisenzio, per quello che abbiamo garantito come “ristori” a Campi e non solo, a categorie che sono in grande sofferenza, in particolare gli albergatori e le ditte che hanno lavorato per l’organizzazione di questo evento. Voi direte che è stata una “goccia” in mezzo al mare: è vero ma è stato molto apprezzato. Insomma, chiunque abbia fatto certe affermazioni, magari prima poteva contattarci e sarebbe stato messo al corrente di tutto”.

Nella foto, ripresa dalla pagina Facebook dell’Atletica Campi, un momento della manifestazione.