L’atmosfera di Dakar e le marmellate delle donne di Jokko (5)

CALENZANO – Nuova pagina del diario di Assieme raccontato da Vilmo e Italo che si trovano in Senegal per il controllona annuale della scuola di Sam-Notaire. “Mercoledì 27 febbraio. Ecco che passano a prenderci verso le 8.45. Appena arrivati a scuola, la prima attività di stamani è stata quella di finire di fotografare le bimbe e […]

CALENZANO – Nuova pagina del diario di Assieme raccontato da Vilmo e Italo che si trovano in Senegal per il controllona annuale della scuola di Sam-Notaire.

“Mercoledì 27 febbraio. Ecco che passano a prenderci verso le 8.45. Appena arrivati a scuola, la prima attività di stamani è stata quella di finire di fotografare le bimbe e i bimbi della nostra scuola materna, quelle/i che erano assenti quando furono fatte a dicembre. Sono buffi quando si mettono in posa, fermi e timorosi, e li devi incitare ad accennare un sorriso.
Poi l’appuntamento più importante della giornata, l’incontro con una rappresentanza di donne della Cooperativa Jokko. Le avevamo conosciute nel novembre del 2015, su indicazione della commissione per la promozione delle attività femminili del comune di Sam-Notaire, quando cercavano di iniziare la loro attività di lavorazione e trasformazione di frutta, legumi e verdura, e, dopo un primo nostro aiuto finanziario, ci siamo subito prodigati per farle conoscere e trovare ulteriori contributi. Sin dal nostro ritorno, l’Amministrazione Comunale di Calenzano ritenne che aiutare queste donne era importante. Da allora, ogni anno, consegniamo loro un assegno di 650.000 franchi CFA (equivalenti a circa 1.000 euro) che il Comune mette loro a disposizione.
Le cinque signore che ci troviamo davanti ci aggiornano sulla loro situazione attuale. La cooperativa è composta di 37 donne socie lavoratrici. La produzione sta andando bene (marmellate, succhi di frutta, sottaceti, sott’oli e anche yoghurt) ma avrebbero necessità di maggiori spazi perché la struttura attuale è molto piccola per contenere il reparto di produzione, il magazzino e il negozio per la vendita, oltre ad uno spazio dove cucinano pasti per i bambini delle scuole. Purtroppo l’affitto è già alto e porta via una bella fetta dei guadagni, ingrandirsi significherebbe sobbarcarsi ulteriori spese. Ecco perché il nostro contributo, anche se piccolo, è importante. Riuscire poi a contribuire per trovare una sistemazione adeguata sarebbe la realizzazione di un bel sogno!
Riescono a vendere bene i loro prodotti partecipando anche a mercati e fiere, e anche la nostra scuola li acquista per le merende dei bambini durante i corsi estivi. Sono inoltre attive nelle scuole dove organizzano incontri per spiegare ai bambini le regole per una corretta alimentazione. Loro stesse frequentano corsi di aggiornamento su questi temi.
Con tutta sincerità dobbiamo dire che essere riusciti a far decollare questa attività, nel nostro piccolo, ci dà tanta soddisfazione. Siamo consapevoli che, in queste realtà, piccole cose come questa dovrebbero essere promosse e moltiplicate a dismisura. Stando qui ci rendiamo conto che dovremmo fare molto di più. Ovunque uno si giri, scattano sempre mille idee che potrebbero risolvere situazioni estreme. Ma quanti finanziamenti occorrerebbero…
Il pomeriggio finisce in centro a Dakar, in banca a ritirare i soldi per gli stipendi e comprare le cartucce per le stampanti della scuola. La città è immersa in una incredibile coltre di polvere giallastra che, sommata ai puzzolenti gas di scarico del traffico bloccato, ci riduce in uno stato pietoso. Arriviamo tardi a casa, come si usa dire, “cotti”. Sotto la doccia guardo lo scarico che si circonda di una specie di acquoso fango marroncino: dai capelli alla punta dei piedi siamo intrisi dell’atmosfera di Dakar”.

Foto di Assieme