L’autostima e il libro di Jacopo Becagli: buona la prima al Teatro delle Arti

LASTRA A SIGNA – E’ stato il Teatro delle Arti di Lastra a Signa, palcoscenico che fra l’altro ha “calcato” anche come attore, a ospitare la presentazione del libro di Jacopo Becagli, “50 grammi di autostima”, scritto insieme a Isotta Pilati. Un libro che in pratica è nato nell’estate del 2021 quando, “a conclusione di […]

LASTRA A SIGNA – E’ stato il Teatro delle Arti di Lastra a Signa, palcoscenico che fra l’altro ha “calcato” anche come attore, a ospitare la presentazione del libro di Jacopo Becagli, “50 grammi di autostima”, scritto insieme a Isotta Pilati. Un libro che in pratica è nato nell’estate del 2021 quando, “a conclusione di quella che era stata una situazione sentimentale un po’ ombrosa”, come lo stesso Jacopo l’ha definita, ha iniziato a pensare di mettere tutto nero su bianco quello che gli era successo. Isotta, invece, bolognese, laureata e specializzata in antropologia, scrive fiabe e racconti “su misura” e lasciandosi travolgere dalla potenza delle parole, ha creato il suo “linchiostromagico”. Leggendo il progetto di Jacopo, ha deciso subito di seguirlo in un viaggio sconosciuto, ma certamente affascinante. Ed ecco che allora insieme hanno dato vita a un racconto “che sarà sicuramente capace di avvolgere come i tentacoli di una piovra per poi lasciare tornare a respirare, più forte di prima”. E venerdì sera a Lastra a Signa, i due autori si sono incontrati per la prima volta. “Ed è stata una bella serata, – racconta Jacopo – la gente ha pianto, ha riso, si è commossa, ci siamo divertiti noi in primis, io, Isotta e Lucrezia che è l’editor della casa editrice, in attesa ovviamente delle prossime presentazioni”. “Quella di venerdì sera – ha aggiunto Isotta – è stata soprattutto un’emozione forte. E quella di sapere di essere arrivati nel cuore di chi ci ascoltava è stata un’esperienza bella e stimolante per il futuro creativo che spero di continuare a percorrere, un’esperienza bella e costruttiva che mi ha fatto sorridere l’anima”. Il libro, infatti, è una via di mezzo fra una storia vera e un romanzo, che vuole essere “un tuono che rimbomba nel silenzio”. Lorenzo, il protagonista del libro, attraverso il dolore, rinasce e in questa rinascita precipita in un baratro profondo. Attraverso una spirale sempre più stretta, per poi ritrovarsi attraverso la demolizione del suo stesso io. Riuscirà in questo compito?