Lavoratori positivi al test Covid-19. La Filcams Cgil: rischiano di restare senza retribuzione

FIRENZE – “Assistiamo da giorni, nella grande distribuzione alimentare ed in altri settori, a qualcosa di inaudito, che intendiamo denunciare: alcuni medici di medicina generale, a fronte di esito positivo al test sierologico per un lavoratore, si rifiutano di emettere certificato medico al lavoratore stesso”. Lo afferma in una nota la Filcams Cgil che spiega […]

FIRENZE – “Assistiamo da giorni, nella grande distribuzione alimentare ed in altri settori, a qualcosa di inaudito, che intendiamo denunciare: alcuni medici di medicina generale, a fronte di esito positivo al test sierologico per un lavoratore, si rifiutano di emettere certificato medico al lavoratore stesso”. Lo afferma in una nota la Filcams Cgil che spiega di quale sia la situazione nel dettaglio. “Si tratta di lavoratrici e lavoratori che, in ottemperanza alle ordinanze della Regione Toscana, – prosegue la nota – si sottopongono al test e laddove questo risulti positivo vengono messi in isolamento fiduciario in attesa di tampone, ma senza certificato medico che giustifichi l’assenza da lavoro, e quindi non sono retribuiti. Questo comportamento penalizza economicamente i lavoratori. Ci chiariscano i medici di medicina generale quale è la ragione per cui non vengono emessi certificati medici; ci chiariscano i medici di medicina generale se condividono l’importanza dello strumento del test sierologico; ci spieghino se sanno che tale comportamento lascia nel limbo lavoratrici e lavoratori senza retribuzione; ci dicano se comprendono che questo comportamento altro non produrrà se non disincentivo a sottoporsi ai test. Chiariscano nelle sedi politiche e scientifiche quale ragione li muove senza scaricare su lavoratrici e lavoratori, nonché sulla comunità tutta, le pecche della burocrazia. Prevalga l’interesse per la salute dei singoli e della collettività”.