Lavori di piazza Stazione, Cristianini non ci sta: “Accuse che non sussistono”

SIGNA – La delibera di giunta al centro della vicenda è quella del 20 gennaio 2014. Ma è l’arco di tempo che va dal maggio 2009 al maggio 2014, anni in cui Alberto Cristianini è stato sindaco e assessore ai lavori pubblici, che è finito nel mirino della Procura della Repubblica di Firenze. Si riferisce […]

SIGNA – La delibera di giunta al centro della vicenda è quella del 20 gennaio 2014. Ma è l’arco di tempo che va dal maggio 2009 al maggio 2014, anni in cui Alberto Cristianini è stato sindaco e assessore ai lavori pubblici, che è finito nel mirino della Procura della Repubblica di Firenze. Si riferisce tuttavia solo alla delibera in questione l’avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato allo stesso sindaco nell’ambito del procedimento penale a carico di alcuni dipendenti comunali, del settore lavori pubblici, che nei mesi scorsi erano stati sospesi dal lavoro e poi riammessi anche se in altri uffici. La notizia “era nell’aria” da un po’ di tempo ma Cristianini, per ufficializzare la cosa, ha aspettato il consiglio comunale di questa sera. Al sindaco, infatti, che si è affidato agli avvocati Sabrina Bolognini e Michele D’Avirro, viene contestato il fatto di “avere omesso, in occasione della seduta di giunta del 20 gennaio 2014, il contenuto della delibera numero 12 e del relativo allegato numero 1″ e ” di avere comunque omesso di illustrare ai componenti di giunta che i lavori oggetto di tale delibera non potevano essere qualificati come “complementari” rispetto a quelli eseguiti per la riqualificazione di piazza Stazione, i quali erano cessati circa 7-9 mesi prima della seduta e alcuni dei quali erano persino già stati eseguiti”. In pratica, secondo la Procura, il sindaco avrebbe indotto “in errore i membri di giunta chiamati ad approvare la delibera numero 12 affetta da falsità ideologica”. I lavori sono quelli di riqualificazione di piazza Stazione e  Cristianini, durante le comunicazioni del sindaco,  ha letto una nota preparata dai suoi legali: “Trattasi di ipotesi insussistente  del tutto marginale che viene ad aggiungersi ad altre ipotesi di reato al sindaco non contestate neppure a titolo di concorso. Nella assoluta convinzione che quanto attribuito non abbia alcun fondamento non avendo il Cristianini mai osservato la condotta a lui attribuita, nei termini di legge il medesimo ha avanzato istanza di interrogatorio per fornire al Pubblico Ministero tutti i chiarimenti necessari”. Richiesta che è già stata presentata e dopo la quale, almeno per il momento, non c’è stata alcuna comunicazione.