FIRENZE – Sono stati presentati i dati relativi alle ispezioni dell’Ispettorato nazionale del lavoro del 2018 con un focus sulla provincia di Firenze. E i dati illustrati confermano un trend negativo un po’ dovunque, a partire dai dati sul lavoro nero e l’interposizione di manodopera, anche se si parla di ispezioni sempre più mirate grazie alle segnalazioni più numerose dei cittadini.
Maglia nera nel lavoro irregolare risulta il terziario e in particolare i pubblici esercizi, aspetto evidentemente legato alla condizione di chi opera nel mondo del turismo “dove da anni – si legge in una nota di Cgil, Cisl e Uil – diciamo si debba intervenire per produrre lavoro stabile e tutelato”.
Altro ambito di lavoro nero è quello del piccolo artigianato dove si registra in particolare lo sfruttamento dell’immigrazione irregolare. Mentre per quanto riguarda l’interposizione di manodopera il primato spetta al settore della logistica trasporti. “Nel rapporto – continua il comunicato – si fa riferimento a una grossa holding attenzionata a livello nazionale e operante anche sul territorio fiorentino”.
L’evasione contributiva è aumentata dal 2016 del 350%, fenomeno legato anche a denunce di lavoro falso da forme di organizzazioni criminali esportato da aziende con sede su altri territori ed emerso grazie a un lavoro specifico dell’Inps.
“Rispetto alla gravità di questi dati come Cgil, Cisl e Uil esprimiamo grande preoccupazione perché il rispetto della legge e delle norme sul lavoro, oltre che a costituire a monte un valore etico culturale sempre più latente, colpisce l’intera società, l’economia e tutto il mondo del lavoro e necessita di grande attenzione e forti investimenti da parte del governo e della politica. Registriamo invece a oggi iniziative che non vanno certo in tal senso a partire dai rischi prodotti per esempio dalle norme dello sblocca cantieri o la riduzione degli ispettori anche sul nostro territorio a seguito dei pensionamenti che costringeranno a un numero inferiore di ispezioni programmate per il 2019”.