L’azzurro del cielo, il rosa della corsa: così Campi ha accolto il Giro

CAMPI BISENZIO – L’azzurro del cielo, il rosa del giro. Nel mezzo una Campi vitale, colorata, che ha atteso l’arrivo (e la partenza) del Giro d’Italia con trepidazione. Già dalle prime ore della mattina, infatti, campigiani e non hanno invaso il “villaggio” della corsa rosa, suddiviso in alcune piazze del centro storico, a caccia di […]

CAMPI BISENZIO – L’azzurro del cielo, il rosa del giro. Nel mezzo una Campi vitale, colorata, che ha atteso l’arrivo (e la partenza) del Giro d’Italia con trepidazione. Già dalle prime ore della mattina, infatti, campigiani e non hanno invaso il “villaggio” della corsa rosa, suddiviso in alcune piazze del centro storico, a caccia di gadget e con l’obiettivo di una o più foto ricordo di un evento che inevitabilmente ha sempre scaldato gli italiani, non solo gli amanti delle due ruote. E i gadget sono andati davvero a ruba. I più gettonati? Il cappellino blu della Mediolanum e  una “borsa” bianca della Honda, andati in fumo in pochissimo tempo. Ma c’è anche chi ha voluto farsi fotografare con il nostro pass “griffato” Gazzetta dello Sport, per dire ad amici e parenti “io c’ero”. Una bella giornata di sport, insomma, con tante famiglie e ovviamente tanti appassionati di ciclismo. La partenza (quasi) in perfetto orario, alle 11.18 con il gruppo formato da184 corridori (non sono partiti Alexey Tcatevitch e Fabian Cancellara). L’italiano Gianluca Brambilla è ripartito in maglia rosa con un vantaggio di un solo secondo sul compagno di squadra all’Etixx – Quick-Step Bob Jungels, che indossa la maglia bianca di miglior giovane, e 32 su Amador. Dopo Pistoia si affronta il Passo della Collina e si attraversa l’Appennino Tosco-Emiliano. Discesa veloce su Porretta Terme e risalita al Gran premio della montagna di Pietracolora che immette nella valle del Samone. Breve tratto pianeggiante fino a Marano sul Panaro dove iniziano 70 chilometri di saliscendi che portano ai piedi del Gran premio della montagna di Pian del Falco, che presenta nel finale lunghi tratti con pendenza a doppia cifra (fino al 14%). Gli ultimi 15 chilometri invece sono divisi equamente tra discesa e salita. Restando invece sul territorio campigiano, come era prevedibile, sui social il dibattito è rimasto sempre acceso, anche se negli ultimi giorni i favorevoli al passaggio del Giro hanno fatto sentire la loro voce. E adesso che la “carovana” è partita da Campi resta comunque la sensazione di aver vissuto un’emozione e, perchè no, anche la consapevolezza di essere stati al fianco di campioni del presente e del passato. Buon Giro a tutti.

(Fotografie Roberto Vicario)