Le arti marziali parlano signese: a Perugia una pioggia di medaglie per lo Shaolin Quan Fa Firenze

SIGNA – Fine settimana, l’ultimo, ricco di gare e di soddisfazioni per lo Shaolin Quan Fa Firenze che, lo ricordiamo, ha la propria sede a Signa. Sabato e domenica scorsi, infatti, si è svolta a Perugia una delle competizioni di Kung fu cinese più importanti d’Italia, il Dragon Open Competition, con 52 società iscritte e […]

SIGNA – Fine settimana, l’ultimo, ricco di gare e di soddisfazioni per lo Shaolin Quan Fa Firenze che, lo ricordiamo, ha la propria sede a Signa. Sabato e domenica scorsi, infatti, si è svolta a Perugia una delle competizioni di Kung fu cinese più importanti d’Italia, il Dragon Open Competition, con 52 società iscritte e oltre 450 atleti in gara provenienti anche da fuori Italia. Oltre cento gli incontri di combattimento Sanda, combattimento sportivo del Kung fu, insieme ad altre discipline da combattimento. Un appuntamento a cui la società guidata dal maestro Francesco Bedogni si è presentata con sedici atleti conquistando, con lo stesso Bedogni, il secondo gradino del podio.

Il medagliere della Shaolin Quan Fa Firenze, invece, complessivamente “parla” di 15 medaglie d’oro, due delle quali conquistati nel Sanda, 14 d’argento (una sempre nel combattimento sportivo), 8 di bronzo e due coppe di società, frutto di un primo e un secondo posto nelle forme a squadre. Manuel Calugaresqu, David Calugarescu ed Elia Bertini si sono distinti anche nel combattimento sportivo portando a casa rispettivamente due medaglie d’oro e una d’argento in combattimenti molto difficili anche se di contatto leggero. Questi gli altri atleti in gara: Eleonora Bedogni, Giorgia Bedogni, Rosa Pistolesi, Martina Gori, Loredana Lo Faro, Andrea Roberti, Cristian Fogliano, Walid Elraji, Gabriele Lucano, Pierfrancesco Nanni, Andrea Giuliani e Francesco Farsetti. Il maestro Francesco Bedogni ci tiene a ringraziare “tutti i suoi allievi e i genitori che tanto si adoperano per sostenere la Shaolin Quan Fa Firenze: la stagione è ancora lunga e tanto è il lavoro ancora da fare”.