Le associazioni di categoria, la politica e il nuovo piano regionale dei rifiuti: “Servono risposte concrete e urgenti”

FIRENZE – Dalle associazioni di categoria al mondo della politica: sono state numerose – e di natura diversa – le reazioni alle recenti parole dell’assessore regionale all’ambiente Monia Monni in materia di rifiuti. Ovvero che all’orizzonte c’è un nuovo piano, che prevede la realizzazione di tre, forse quattro nuovi impianti per smaltire intorno a 400.000 […]

FIRENZE – Dalle associazioni di categoria al mondo della politica: sono state numerose – e di natura diversa – le reazioni alle recenti parole dell’assessore regionale all’ambiente Monia Monni in materia di rifiuti. Ovvero che all’orizzonte c’è un nuovo piano, che prevede la realizzazione di tre, forse quattro nuovi impianti per smaltire intorno a 400.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani l’anno. Ma senza inceneritori: quelli sono stati definitivamente accantonati.

“Siamo felici che la Regione Toscana abbia individuato delle proposte per risolvere l’annoso problema dello smaltimento dei rifiuti che spesso va a gravare sulle aziende. Dall’altra parte, però, riteniamo che la scelta di non decidere dove localizzare gli impianti sia un altro esempio di equilibrismo politico che rischia di portarci in un nuovo vicolo cieco”: a parlare così è Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Firenze. Secondo quanto appreso, infatti, “il piano a cui sta lavorando l’assessore prevede di aprire un bando rivolto a gestori pubblici e privati interessati a realizzare impianti. La Regione Toscana – aggiunge Sorani – continua a non prendere decisioni e il nostro timore è che questa scelta comporti ulteriori ritardi su un questione che invece dovrebbe essere risolta con urgenza. La Regione dovrebbe almeno indicare una zona, un’area di interesse, perché la Toscana non è tutta uguale. La politica deve avere il coraggio di prendere decisioni anche se non portano voti a breve termine, questo significa amministrare”. Inoltre, aggiunge ancora Sorani, “resta il fatto che non sapremo nel concreto cosa prevede il piano prima del 2023, quindi ci sono almeno altri due anni di attesa. Auspichiamo che in questo periodo la Regione cambi idea e indichi le aree dove realizzare gli impianti”.

“L’assessore Monni – hanno detto Francesco Torselli, capo gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale, e i consiglieri comunali fiorentini Alessandro Draghi e Jacopo Cellai – ha annunciato che il piano dei rifiuti sarà approvato nel 2023. Ma stiamo scherzando? Praticamente più della metà della legislatura Giani servirà per metterlo a punto. Alla faccia delle promesse elettorali del governatore che un anno fa diceva di essere pronto a usare i “carri armati” per costruire nuovi termovalorizzatori perché altrimenti la Tari sarebbe raddoppiata. La giunta toscana è del tutto incapace di prendere delle decisioni dalla parte dei toscani. Mentre la maggioranza di Giani perde tempo con i suoi scontri interni, i cittadini sono costretti a pagare la tassa sui rifiuti più alta d’Italia. E la situazione non è destinata a migliorare visto che il piano non sarà pronto prima di altri due anni e, addirittura, la Regione è intenzionata a lasciare carta bianca ai privati nell’individuazione dei luoghi in cui costruire i termovalorizzatori. Inoltre, sulla raccolta differenziata siamo ancora indietro nonostante che la sinistra continui a dire che la Toscana è una realtà virtuosa. Sono stati scelti sistemi di raccolta differenziata porta a porta, così come è successo a Firenze, costosissimi e che creano disservizi, degrado e odori nauseabondi nelle vie cittadine con le temperature di questi giorni. Grazie al Pd i toscani saranno costretti a pagare a lungo la Tari più alta d’Italia. Insomma, l’assessore ha presentato un libro dei sogni che zoppica ancor prima di partire”. 

“Lo diciamo da sempre: senza impianti e senza una politica regionale, il tema rifiuti diventerà presto un problema molto, molto serio. Intanto le tariffe per le famiglie e le imprese salgono alle stelle”, scrive sulla propria pagina Facebook l’onorevole Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino di Italia Viva. “I rifiuti senza impianti non spariscono. Anche quelli che tutti noi ci impegniamo a riciclare – aggiunge – non hanno un percorso possibile senza impianti. Senza una politica reale della regione gli impianti non saranno mai fatti e il problema diventerà sempre più evidente. Siamo in tremendo ritardo e rischiamo la paralisi. Per adesso ci stiamo limitando o a mandare in altre regioni o all’estero tonnellate e tonnellate di rifiuti oppure a stiparli in discarica. Discariche che, però, sono sempre meno disponibili. Senza impianti la soluzione non esiste. Per questo chi governa deve prendere decisioni con responsabilità e chiarezza. Populismo, immobilismo, demagogia e qualunquismo non portano alla soluzione ma solo ad ulteriori problemi”.