SESTO FIORENTINO – “Ciao Alonsino sarai per sempre il nostro bambino”: gli ultras del Querceto hanno voluto dare così, insieme alle squadre abbracciate in mezzo al campo, l’ultimo saluto a Simone Baldi, 20 anni, morto in un incidente stradale nella notte fra sabato e domenica mentre era in sella al suo scooter nei pressi di piazza Donatello a Firenze. “Alonsino” era uno degli esterni della squadra (da qui il suo soprannome a ricordare appunto Marco Alonso, l’ex calciatore della Fiorentina che giocava proprio in quel ruolo) e aveva da poco festeggiato insieme alla squadra il successo nel campionato regionale Aics mentre l’anno scorso si era laureato campione d’Italia, ovviamente sempre con la maglia del Querceto. Insomma, nonostante la giovanissima età, era una delle “colonne” della squadra e non a caso si stava preparando per andare a disputare le Olimpiadi Csit a Riga, in Lettonia. Per tutti questi motivi erano più di 300 le persone presenti lunedì sera al Marcello Biagiotti di Sesto Fiorentino, probabilmente come non si era mai visto prima. Oltre al calcio era appassionato di boxe, disciplina che praticava assiduamente, con tanti pugili, anche suoi avversari, che lunedì non sono voluti mancare per rendergli omaggio.
Così si è espresso invece il presidente Luciano Bartolini: “Dopo tanti anni di vittorie, una tragedia così ci fa veramente dimenticare tutto. Il nostro grande Simone era arrivato in punta di piedi due anni fa per ringiovanire una rosa che stava diventando “vecchierella”. Ci mise un po’ per ambientarsi e con l’esperienza che gli mancava in una realtà amatoriale faticò non poco. Ma piano piano si adattò a questo mondo e dopo lo scudetto vinto a giugno, con l’inizio della preparazione a settembre, tutti avremmo scommesso su di lui e in effetti non ha sbagliato più un colpo. Il mister lo ha schierato terzino destro e quella fascia “se la mangiava”. Poi, come piace a me, ogni tanto “faceva partire le pallonate a spazzare il pericolo” e io ero il più felice di tutti. Inoltre, essendo legato alla famiglia Baldi, prima per la conoscenza con suo nonno Sergio, già da quando era il dirigente della storica Fides, poi a suo padre Alessandro, giocatore del Querceto fino al 2000, posso solo che essere orgoglioso di aver avuto a che fare con tre intere generazioni di calciatori vecchio stampo. E’ una perdita incancellabile, sotto il profilo umano per un ragazzo di 20 anni e per la sua famiglia, e sotto il profilo sportivo per tutti noi che avevamo già intravisto il futuro capitano del Querceto. Ma bisogna andare avanti tutti e io che lo dico spesso, ora, più che essere una battuta, è una ripartenza per onorare al meglio Simone e tutto quello che aveva fatto finora. Anche se sarà dura…”.
Ancora da chiarire la dinamica dell’incidente, successo poco prima delle 6 di sabato mattina nei pressi di piazzale Donatello a Firenze. A bordo del suo scooter è finito contro il cordolo che delimita le due carreggiate dei viali, nel tratto compreso fra il segnale della postazione autovelox e, dopo l’incrocio con il semaforo, la curva a “S” del piazzale. Il ragazzo avrebbe perso il controllo del mezzo per cause ancora in corso di accertamenti da parte degli agenti di Polizia municipale, poi il violento impatto sull’asfalto. I medici del Dea di Careggi hanno fatto l’impossibile per tentare di fargli riprendere conoscenza ma i parametri vitali purtroppo sono rimasti piatti.