CAMPI BISENZIO – Nel telefono ci sono ancora i messaggi dei giorni successivi all’alluvione. Era più o meno la fine di novembre e con gli Amatori del San Lorenzo avevate appena organizzato una cena per raccogliere dei fondi da destinare ad alcune famiglie di Campi Bisenzio. Una delle tante iniziative del territorio che amavi davvero tanto e per il quale ti sei speso sempre con entusiasmo. Con amore oserei dire. E questo amore, il tuo Comune te lo sta “ricambiando”, appena ha saputo della notizia della tua morte, provocata da un malore.
Una “rasoiata” in un caldo pomeriggio di fine febbraio. Un caldo assurdo, così come assurda è stata questa notizia. E’ quella che ha lasciato in tantissimi campigiani la scomparsa di Alessio Rapezzi, conosciuto praticamente da tutti, mentre si trovava in vacanza in Egitto. Le prime notizie che filtrano, la lontananza del luogo che certo non aiutavano a capire fino in fondo. Poi la conferma, a metà pomeriggio, avuta da Giancarlo D’Agostino, titotale dell’Aran Island, lo storico locale di via Barberinese, suo fraterno amico, dove poco dopo si sono ritrovati in tanti per ricordarlo, ma soprattutto per cercare di capire. Impossibile farlo.
Rappresentante di macchinari medici, 49 anni, una figlia a cui era particolarmente legato, oltre naturalmente alla fidanzata. Una grande passione per il calcio, tifoso della Fiorentina, sempre cucite addosso le maglie delle squadre del suo Comune, Lanciotto e San Lorenzo su tutte, per poi, negli ultimi tempi, essere uno dei tecnici della Scuola calcio del Signa che nella giornata di ieri, in segno di lutto, su decisione del suo presidente Andrea Ballerini, ha sospeso tutti gli allenamenti. Tantissimi anche i ricordi sui social, a testimonianza del fatto del bene che altrettanti gli volevano, anzi gli vogliono: “Oggi tutta Campi piange la tua improvvisa scomparsa. Hai lasciato un enorme vuoto”, “I ragazzi come te, lasciano un vuoto immenso nel cuore delle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerti. Vero, sincero, forte, incredibilmente bello, fuori e dentro. Un Amico, nel bene e nel male che tutti vorrebbero avere al proprio fianco. Ci mancherai Rape, tanto, tantissimo”. “Da ieri qualcosa dentro ognuno di noi è morto e ci vorrà tanto, troppo tempo per metabolizzarlo sempre se sarà possibile”. Questi solo alcuni dei post scritti con il cuore di chi lo conosceva, impossibile trascriverli tutti.
Fino alle parole di Giancarlo D’Agostino, che riportiamo come “simbolo” dell’affetto che li legava, così come con tutti i campigiani che oggi sono stravolti dal dolore. Parole scritte su Facebbok, ma soprattutto con il cuore: “Non si fa così, e rido perché quando ci si ribecca hai già il tavolo prenotato dicendomi “Gianca” tu lo sai, iI “Rapa” pensa sempre a tutto. Rido perché con te era così, rido… per non piangere”. Oggi i familiari di Alessio voleranno in Egitto per gli adempimenti purtroppo previsti in questi casi.
Da parte della redazione di Piananotizie, ma soprattutto da parte di chi scrive, le più sincere condoglianze ai familiari di Alessio Rapezzi e ai tanti che lo conoscevano e che gli volevano bene. Un bene sincero. Che la terra ti sia lieve…