Le prime Messe dopo il lockdown: sorrisi dietro le mascherine e tanta voglia di “ri-iniziare”

SIGNA – Stamani il suono delle campane è stato diverso. Non solo per “l’annuncio” della celebrazione della Santa Messa nelle varie chiese del Vicariato. Ma anche come segno di un graduale ritorno alla normalità. Quella normalità “festeggiata” dai rintocchi che si rincorrevano da una chiesa all’altra a seconda dell’orario di inizio della Messa. E dopo […]

SIGNA – Stamani il suono delle campane è stato diverso. Non solo per “l’annuncio” della celebrazione della Santa Messa nelle varie chiese del Vicariato. Ma anche come segno di un graduale ritorno alla normalità. Quella normalità “festeggiata” dai rintocchi che si rincorrevano da una chiesa all’altra a seconda dell’orario di inizio della Messa. E dopo la burrasca di questa notte, anche il meteo è stato clemente. In modo particolare a San Mauro dove il parroco, don Robert Swiderski, ha accolto i fedeli nello spazio verde all’aperto che c’è fra la chiesa e il campo sportivo. Con una novantina di persone presenti rispetto alle 106 che la normativa vigente impone appunto in quello spazio. Per “ri-iniziare”, come ha voluto sottolineare anche durante l’omelia. In queste settimane, fra l’altro, don Robert, un po’ come tutti parroci della zona, è sempre rimasto in contatto con i propri fedeli, con la celebrazione della Messa in diretta Facebook. “Ma vedendo stamani così tante persone, – ha detto a conclusione del rito – dopo tanti giorni che anche io ho vissuto in solitudine, mi sono reso conto come, spesso, ognuno di noi “sottovaluti” ciò che ha di fronte e come invece ne senta la mancanza quando invece questo “qualcosa” non c’è. E oggi lo apprezziamo di più”. E che il desiderio di “ri-iniziare” c’era e c’è tuttora, si è visto alla fine della Messa quando in tanti, un po’ per rispettare le disposizioni vigenti, un po’ per non tornare subito alle proprie case, hanno lasciato quasi “malvolentieri” la sedia su cui erano seduti. In tanti anche alle celebrazioni che si sono svolte in Pieve a Signa mentre a San Miniato le funzioni vengono celebrate nei locali della Compagnia. Nell’attesa e nella speranza che tutto possa tornare quanto prima davvero alla normalità. Quella “reale”.