Lega: “Alle strumentalizzazioni per il 25 novembre rispondiamo con fatti concreti”

CAMPI BISENZIO – La Lega, in vista del 25 novembre della “Giornata contro la violenza sulle donne”, replica alle dichiarazioni di Alessandra Carovani, consigliere comunale del Pd, che proprio ieri ha illustrato l’iniziativa della “panchina rossa” in piazza della Resistenza a Campi Bisenzio. “Le sue parole, – afferma il capo gruppo della Lega in consiglio […]

CAMPI BISENZIO – La Lega, in vista del 25 novembre della “Giornata contro la violenza sulle donne”, replica alle dichiarazioni di Alessandra Carovani, consigliere comunale del Pd, che proprio ieri ha illustrato l’iniziativa della “panchina rossa” in piazza della Resistenza a Campi Bisenzio. “Le sue parole, – afferma il capo gruppo della Lega in consiglio comunale Claudia Camilletti – in merito alla presunta strumentalizzazione politica (da parte di “alcuni” riconducibili a noi della Lega) sulla lotta alla violenza, mi lasciano qualche perplessità. Come può un corso di autodifesa diffondere paura tra la popolazione? Allora nessuno dovrebbe praticare corsi di difesa personali o arti marziali perché, secondo il loro pensiero, violenza genera violenza. Questo è inaccettabile”. “Nessuno – aggiunge – può pensare di sostituirsi alle forze dell’ordine, a cui va un grande applauso per il lavoro svolto egregiamente su tutto il territorio. Rinnovo, dunque, l’invito alla maggioranza per partecipare all’evento di domani, sabato 24 novembre, alle 17 in sala consiliare dove, oltre a un esperto maestro di karate, saranno presenti un avvocato penalista e una psicologa che prestano la loro professionalità per spiegare a tutto tondo cosa significhi subire violenza e, forse, capiranno che da parte nostra non c’è nessuna strumentalizzazione ma solo volontà di stare vicino alle donne in difficoltà”. Domani saranno presenti inoltre il senatore Manuel Vescovi, Jacopo Alberti e Luciana Bartolini, entrambi consiglieri regionali della Lega. “Siamo d’accordo – aggiunge il coordinatore comunale Filippo La Grassa – sul fatto che non basta una sola spruzzata di spray al peperoncino o un corso di autodifesa per stoppare la violenza; ma, per noi, è comunque un mezzo di utile deterrenza. Qualcuno si dovrebbe documentare, visto che non sapeva neanche quale fosse il colore della giornata della violenza della donna. Abbiamo chiesto che la “panchina rossa” fosse intitolata alla povera Desiree, barbaramente uccisa a Roma di recente, come simbolo dei troppi femminicidi; ci hanno risposto di no e questo è giusto che l’opinione pubblica ne venga a conoscenza. Mi trova particolarmente d’accordo che la “Giornata contro la violenza sulle donne” non abbia colore politico, ma spesso per alcuni partiti ci sono violenze di serie A e violenze di serie B”.