“Lega degli Invincibili”: quando il calcio è inclusivo e unisce

FIRENZE – Molto più di un semplice campionato che raccoglie tante realtà sociali e sportive metropolitane. Presentata, presso la sede del Coni a Firenze, la “Lega degli Invincibili”, un progetto sportivo e sociale nato da un’iniziativa innovativa che promuove il calcio inclusivo nella Città Metropolitana di Firenze. La “Lega degli Invincibili” è infatti molto più […]

FIRENZE – Molto più di un semplice campionato che raccoglie tante realtà sociali e sportive metropolitane. Presentata, presso la sede del Coni a Firenze, la “Lega degli Invincibili”, un progetto sportivo e sociale nato da un’iniziativa innovativa che promuove il calcio inclusivo nella Città Metropolitana di Firenze. La “Lega degli Invincibili” è infatti molto più di un semplice campionato: si tratta di una competizione a sei squadre composta da atleti con disabilità intellettivo-relazionali, atleti in situazioni di disagio psico-sociale e atleti “normodotati”. Il progetto nasce per creare un punto d’incontro nella diversità e testimoniare come lo sport possa davvero unire e non dividere.

Il calcio inclusivo, si legge in una nota, è una modalità di gioco innovativa e sociale, in cui atleti con disabilità e normodotati condividono la stessa passione sul campo, promuovendo l’inclusione, la solidarietà e la crescita personale. La Lega degli Invincibili non è solo un campionato, ma un vero e proprio movimento che sostiene e promuove il calcio inclusivo su tutto il territorio, lanciando un messaggio forte: “Si vince a prescindere dal risultato”. “A nome mio e di Gianni Taccetti, presidente provinciale Coni – ha detto Simone Cardullo, presidente regionale del Coni – ci tengo a sottolineare l’orgoglio nel sostenere questo tipo di progetto che sostiene epromuove socialmente persone che ne sono ai margini attraverso la pratica sportiva”. “La Città Metropolitana di Firenze – ha aggiunto Nicola Armentano, consigliere della Città Metropolitana di Firenze con delega allo sport – sostiene con piacere il progetto della Lega degli Invincibili perché rappresenta una delle nostre missioni principali ovvero promuovere iniziative che favoriscano all’unisono sport e sociale, a maggior ragione se vengono coinvolte realtà dei comuni limitrofi. L’auspicio è quello di sensibilizzare anche altri sport e coinvolgere un sempre maggior numero di realtà sul territorio”.

Alla presentazione, insieme all’assessore alle politiche sociali del Comune di Sesto Fiorentino, Camilla Sanquerin, c’era Andrea Ciappi, presidente del Rinascita Doccia: “La squadra di calcio inclusivo del Rinascita doccia nasce nel 2014 dalla sinergia dell’associazione Coala, dell’ A.S. Rinascita Doccia e del Comune di Sesto Fiorentino, con la finalità di favorire, attraverso lo sport, l’inclusione e la socializzazione di ragazzi e ragazze svantaggiati/e. Siamo stati una delle prime realtà di questo tipo presenti nel territorio della Piana, e fin da subito abbiamo cercato e realizzato contatti con società simili alla nostra. Il periodo del Covid è stato un momento molto difficile che però non ci ha demoralizzati, al contrario superata questa emergenza sanitaria siamo ritornati più combattivi e numerosi di prima dando vita a partite che diventano di anno in anno sempre più partecipati e seguiti in primis da ragazzi con difficoltà che hanno voglia di mettersi in gioco in uno sport dove c è anche la competizione ma, soprattutto, la voglia di stare assieme e sentirsi parte integrante e viva di una squadra, con un pubblico che sempre più numeroso partecipa alle partite”.

“Il calcio inclusivo – spiega Andrea Mori, responsabile del progetto e referente dell’associazione Il Ritrovo – è uno strumento molto potente che “utilizza” la passione in comune per questo sport, per creare un punto d’incontro nella diversità e promuovere di fatto l’inclusione sociale attraverso la pari opportunità e l’educazione alla cultura della diversità. La “Lega degli Invincibili” è molto più di un campionato di calcio inclusivo, il suo vero punto di forza sta nella volontà da parte di tutte le squadre partecipanti, ognuna con percorsi e vissuti più o meno diversi, di guardare i valori e gli obiettivi in comune per creare un movimento che sostenga il calcio inclusivo sul territorio coinvolgendo attraverso partite andata e ritorno più di centocinquanta atleti durante l’intera stagione sportiva. Il Ritrovo nasce come progetto pilota nel 2013 con due centri diurni di Firenze (Cooperativa Sociale Gaetano Barberi e Cooperativa Sociale La Riforma) e dopo qualche anno, precisamente nel 2017, per potersi sviluppare pienamente diventa associazione. A oggi, grazie a un importante lavoro di rete sul territorio, una collaborazione con la storica società sportiva Floriagafir e un gruppo importante di collaboratori e volontari, Il Ritrovo conta più di cinquanta atleti, ognuno con le sue caratteristiche personali. Negli anni hanno costruito insieme dei legami autentici sia dentro che fuori dal campo, maturando allo stesso tempo una notevole crescita individuale. Questo è il motivo per cui nel calcio inclusivo si vince sempre a prescindere dal risultato”.