Lega e FdI “Mancata approvazione del rendiconto nei termini previsti, gestione imbarazzante”

CALENZANO – “L’amministrazione non rispetterà i termini previsti dalla legge (30 aprile) per l’approvazione del rendiconto visto che sarà convocato un consiglio comunale per il 12 maggio. Cosa sta succedendo?”: lo chiedono il capo gruppo della Lega Daniele Baratti e il consigliere di Fratelli d’Italia Americo D’Elia. “Una situazione – spiegano i consiglieri – che […]

CALENZANO – “L’amministrazione non rispetterà i termini previsti dalla legge (30 aprile) per l’approvazione del rendiconto visto che sarà convocato un consiglio comunale per il 12 maggio. Cosa sta succedendo?”: lo chiedono il capo gruppo della Lega Daniele Baratti e il consigliere di Fratelli d’Italia Americo D’Elia.

“Una situazione – spiegano i consiglieri – che provoca importanti riflessi nella gestione dell’ente. In primo luogo, l’osservanza del termine prescritto per tale adempimento riveste estrema rilevanza nell’ambito della gestione amministrativa e contabile dell’ente locale, atteso che il rendiconto costituisce veicolo di informazioni comparative e strumento di verifica dei valori della previsione e programmazione definitiva alla luce dei risultati concreti conseguiti, suscettibile di evidenziare gli eventuali scostamenti e di renderne intellegibili le ragioni. In secondo luogo, la rendicontazione, simmetricamente alla tempestiva programmazione per un corretto sviluppo delle politiche di bilancio, rappresenta al contempo la certificazione dei risultati dell’esercizio trascorso ma anche il presupposto per gli eventuali interventi di variazione delle previsioni del bilancio in corso di gestione. Il ritardo in questo adempimento deve essere considerato un “vulnus” dell’ordinato svolgersi del ciclo di bilancio la cui importanza si misura, indirettamente, anche nelle conseguenze previste dall’articolo 243, comma 6, del Tuel (Decreto Legislativo numero 267/2000) che assoggetta gli enti ritardatari, in via provvisoria ossia fino all’intervenuto adempimento, ai controlli centrali previsti per gli enti strutturalmente deficitari, in materia di copertura di alcuni servizi”.

Inoltre proseguono i due consiglieri, l’articolo 9 “ha introdotto ulteriori misure sanzionatorie in caso di mancato rispetto dei termini per l’approvazione del rendiconto, del bilancio di previsione e del bilancio consolidato”. Ciò significa, spiegano i consiglieri che “gli enti ritardatari non possono procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto, fino a quando non abbiano adempiuto; è fatto altresì divieto di stipulare contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi della disposizione del precedente periodo”.

E infine, spiegano Baratti e D’Elia, “al bilancio di previsione deve essere allegato il rendiconto deliberato”. Inoltre, aggiungono i consiglieri “anche il bilancio di previsione a oggi non è stato approvato in quanto la discussione in consiglio è prevista per fine maggio, a poche ore dalla scadenza imposta ovvero il 31 maggio. Ergo, dal 1 gennaio 2022 il Comune di Calenzano lavora in esercizio provvisorio quando ci sono Comuni contigui come Campi Bisenzio che hanno approvato il bilancio a fine dicembre. Siamo esterrefatti dal modo in cui viene gestito questo Comune”.