Lega e Fratelli d’Italia: “Molte ombre sulla nuova pista ciclabile”

SIGNA – “Molti dubbi”: sono quelli espressi dal capo gruppo Vincenzo De Franco e dai consiglieri Luca Scala e Antonio Morelli, di Lega Salvini di Signa, e dal portavoce di Fratelli d’Italia Signa Marco Colzi sulla pista ciclabile illustrata ieri dal sindaco Giampiero Fossi e dall’assessore Andrea Di Natale. “Prima di tutto – spiegano – […]

SIGNA – “Molti dubbi”: sono quelli espressi dal capo gruppo Vincenzo De Franco e dai consiglieri Luca Scala e Antonio Morelli, di Lega Salvini di Signa, e dal portavoce di Fratelli d’Italia Signa Marco Colzi sulla pista ciclabile illustrata ieri dal sindaco Giampiero Fossi e dall’assessore Andrea Di Natale.

“Prima di tutto – spiegano – i dubbi sono sul tracciato: dei 4.200 metri circa, l’ultimo tratto, che va dall’incrocio fra via Arte della paglia con via delle Bertesche fino a San Piero a Ponti, è fonte di forte perplessità. Di tale ultimo tratto, infatti, non si capisce il progetto: bastava tirare dritto dall’incrocio fra via Arte della paglia all’Indicatore e il percorso sarebbe stato più corto, meno costoso e di più semplice realizzazione. Raggiungere, dal suddetto incrocio, via della Monaca per poi andare verso San Piero a Ponti, rappresenta un ingiustificato allungamento del percorso, con altrettanto ingiustificato aumento dei costi, così come è incomprensibile la scelta del Comune di acquisire con l’esproprio i terreni agricoli necessari per l’opera, per poi renderli comunque utilizzabili ai privati stessi”.

“Ancora più incomprensibile appare l’aver presentato il tratto che va da via della Monaca a via 1 maggio come ciclabile, posto che è emerso, nel corso dei chiarimenti richiesti dai consiglieri di opposizione alla responsabile del settore, Cristina Lentini, che per 750 metri l’ultimo tratto ciclabile sarà a traffico promiscuo, per cui potrà essere usato anche da motocicli, ciclomotori, automezzi, furgoni, mezzi agricoli e altro, aumentando la pericolosità per i ciclisti. Che senso ha qualificare una strada ciclabile, finanziare la stessa come tale con importanti cifre per cui l’amministrazione comunale ricorrerà ad un mutuo che graverà sui cittadini (per oltre 350.000 euro), se poi la stessa risulterà una carrabile a uso promiscuo? Come se non bastasse, l’ultimo tratto sarà completamente al buio, per cui non fruibile nelle ore serali e notturne, se non in condizioni di estrema pericolosità. Pericolosissimo anche l’attraversamento a raso di via delle Bertesche (strada anch’essa stretta, dissestata e al buio), resa ancora più pericolosa dalla posizione attuale dei due stop all’incrocio con via Arte della paglia”.
“Il progetto finanziato dalla Regione per oltre 650.000 euro, a cui si aggiungono gli oltre 350.000 euro che il Comune reperirà mediante l’accensione di un ulteriore mutuo, – concludono – ci appare un’opera costosa, che non persegue l’obiettivo di una realizzazione di una ciclabile vera e propria, rappresenta un nuovo caso di sperpero di danaro pubblico che lascia aperti una serie di interrogativi necessari di ulteriori approfondimenti sulle vere finalità perseguite dall’attuale amministrazione comunale, nel momento in cui si accinge ad approvare il nuovo piano strutturale”.