Lega: “L’era Biffoni-Bugetti: il disastro del Pd nella gestione dei rifiuti con continui aumenti della Tari per i pratesi”

PRATO – “In questi anni il Pd regionale toscano di Ilaria Bugetti e quello pratese di Matteo Biffoni hanno perso troppe occasioni per seri investimenti infrastrutturali dedicati a nuovi impianti di smaltimento dei rifiuti. Fallimento totale ben rappresentato dal piano dei rifiuti della Regione Toscana che si è dimostrato e continua a dimostrarsi il solito […]

PRATO – “In questi anni il Pd regionale toscano di Ilaria Bugetti e quello pratese di Matteo Biffoni hanno perso troppe occasioni per seri investimenti infrastrutturali dedicati a nuovi impianti di smaltimento dei rifiuti. Fallimento totale ben rappresentato dal piano dei rifiuti della Regione Toscana che si è dimostrato e continua a dimostrarsi il solito mix di promesse mai realizzate, se non con qualche eccezione nell’area di Firenze, unica zona di interesse per il Pd”: a dirlo sono Claudiu Stanasel, vice-presidente del consiglio comunale di Prato nelle fila della Lega (nella foto), e Daniele Spada, capo gruppo della Lega in consiglio comunale.

“Il risultato – spiegano – è stato un aumento continuo della Tari e un altrettanto continuo peggioramento della qualità del servizio relativo alla gestione dei rifiuti nel nostro territorio. La Tari del Comune di Prato, nel 2023, aveva visto un aumento dal 4% al 7% per le aziende e del 3% per le famiglie, rispetto al 2022, anno nel quale già vi era stato giù un ulteriore aumento del 10% per le aziende e del 8% per le famiglie rispetto al 2021. Quest’anno, per il 2024, c’è un ulteriore aumento per le famiglie di 1,8% e di 0,7% per le imprese. In tutto, dal 2021 ad oggi, la Tari del Comune di Prato è aumentata del 12,8% per le famiglie e del 17,7% per le imprese. In questi ultimi anni, nel vicino Comune di Firenze, invece, le tariffe della Tari sono state costantemente inferiori rispetto a quelle pagate dalle famiglie e dalle imprese pratesi. Firenze, fra l’altro, è tra le città capoluogo di provincia meno costose della Toscana riguardo la Tari per le famiglie, dall’annuale analisi dell’Osservatorio prezzi e tariffe di cittadinanzattiva sui costi della Tari nei Comuni capoluogo di provincia”.

“Inoltre, – aggiungono – da gennaio 2023, Ato Toscana Centro ha introdotto con successo la cosiddetta tariffa corrispettiva per il calcolo della Tari e oggi sono 16 i Comuni della nostra area a usare questo metodo innovativo che premia famiglie e aziende che fanno correttamente la raccolta differenziata diminuendo quindi il costo della Tari, come io stesso avevo proposto un paio di anni fa tramite una mozione depositata nel consiglio comunale di Prato che non è stata approvata dalla maggioranza del Pd”.

“Gli aumenti della Tari del 2024 – dicono i due esponenti leghisti – sono il risultato dell’approvazione da parte dell’assemblea di Ato Toscana Centro dell’aggiornamento biennale del Piano economico finanziario del servizio di igiene urbana. Ciò che tuttavia il Pd pratese dimentica di ricordare a ogni aumento annuale della Tari e che, a nostro avviso, i cittadini pratesi devono capire e sapere, è che Ato Toscana Centro è istituita ai sensi della Legge Regionale 69/2011 per l’ambito territoriale Toscana Centro, costituito dai Comuni compresi nelle province di Firenze, Prato e Pistoia. L’Assemblea è l’organo centrale di Ato Toscana Centro e svolge funzioni di indirizzo e di alta amministrazione tra cui la determinazione e modulazione della tariffa del servizio e l’approvazione e l’aggiornamento del piano economico finanziario. Essa è composta da tutti i sindaci dei Comuni dell’area che hanno diritto di voto su tali importanti decisioni, incluso il sindaco di Prato. Inoltre, all’interno dell’altro organo centrale di Ato Toscana Centro, il Consiglio direttivo, con funzioni direttive e di controllo, composto da 7 membri, c’è anche Cristina Sanzò, assessore alla città curata di Prato”.

“Preso atto di tutto ciò, – concludono – è evidente che non ci sia stata la capacità e neanche la volontà da parte dell’amministrazione comunale di Prato guidata dal Pd di lavorare seriamente in questi anni per ottenere un risultato per il nostro territorio al fine di ridurre le tariffe della Tari e per migliorare il servizio della gestione dei rifiuti, nonostante vi siano state innumerevoli opportunità e tutti i ruoli o gli incarichi utili per una tale azione concreta. Questa è la triste realtà di fronte a cui ci troviamo oggi ed è il risultato della “Prato è avanti” di cui Biffoni, Bugetti e compagni ci parlano da qualche settimana…”.