SESTO FIORENTINO – “Il Comune ha fatto finta di non vedere”: lo sostiene La Lega ricordando la chiusura in via Luciano Lama, nell’area artigianale, della chiusura e cambio gestione del locale “dopo – dice – continui disordini”. “Da troppo tempo il locale di via Lama era diventato un punto critico per la sicurezza: risse, persone ferite, episodi di spaccio, molestie – sostiene il capogruppo della Lega Daniele Brunori – e altre situazioni non certo compatibili con un’attività di intrattenimento. Una realtà ben conosciuta da chi vive o lavora nella zona”. Brunori, insieme al consigliere del Quartiere 1 di Firenze Salvatore Sibilla e al segretario provinciale della Lega Federico Bussolin, hanno raccolto e trasmesso alle forze dell’ordine una serie di segnalazioni precise, frutto delle tante testimonianze ricevute. Un lavoro costante che ha permesso di far emergere la reale gravità del problema. “Un ringraziamento sincero – dicono i due esponenti della Lega – va ai Carabinieri e alla Polizia di Stato, che in questo periodo sono intervenuti più volte e hanno seguito con attenzione l’evolversi della situazione, dimostrando grande professionalità. Proprio in questi giorni il locale ha comunicato la chiusura temporanea e un cambio di gestione. Una decisione che va nella direzione giusta e che arriva dopo un periodo in cui la vicenda è stata affrontata con serietà solo grazie al lavoro delle forze dell’ordine e alle pressioni esercitate dalla Lega”.
“A rendere ancora più evidente la criticità sul territorio sestese è la notizia, di queste ore, – dicono i due esponenti della Lega – della chiusura temporanea di un altro locale all’Osmannoro, anch’esso teatro degli stessi problemi: disordini, risse, spaccio e comportamenti molesti che da mesi vengono segnalati da cittadini e lavoratori. A lasciare perplessi, però, è l’atteggiamento del Comune, che per lungo tempo ha ignorato ciò che stava accadendo, senza mettere in campo alcuna forma di monitoraggio o iniziativa concreta. Un atteggiamento passivo che ci preoccupa molto. Per noi la sicurezza non è uno slogan, è un impegno quotidiano”.
