Lega Sesto “Chiudiamo il Cas e spostiamo i migranti in un’altra città”

SESTO FIORENTINO – “Una beffa ed una vergogna, per Sesto e per i suoi cittadini. Non sappiamo chiamarlo diversamente lo ‘spettacolo’ che è andato in scena ieri sera nel servizio della trasmissione nazionale Fuori dal Coro su Rete 4”. Questo quanto affermato dalla Lega Sesto che chiede l’immediata chiusura del Cas e lo spostamento dei […]

SESTO FIORENTINO – “Una beffa ed una vergogna, per Sesto e per i suoi cittadini. Non sappiamo chiamarlo diversamente lo ‘spettacolo’ che è andato in scena ieri sera nel servizio della trasmissione nazionale Fuori dal Coro su Rete 4”. Questo quanto affermato dalla Lega Sesto che chiede l’immediata chiusura del Cas e lo spostamento dei migranti in un’altra città.

“Un servizio – si legge nella nota della Lega – che ha mostrato chiaramente come le regole imposte dai DPCM ai cittadini sestesi, non valgano per i migranti del Cas di via Mazzini. Gli ospiti della struttura sarebbero infatti tenuti alla quarantena, ma, come emerge da testimonianze dei residenti della zona e anche da inequivocabili filmati, in molti escono, contravvenendo così alle regole e, soprattutto, mettendo in pericolo la salute pubblica. Avevamo mostrato la nostra preoccupazione già nel nostro comunicato dello scorso 25 ottobre, all’indomani della notizia della positività degli ospiti del Cas. La Toscana è già zona arancione e Sesto Fiorentino è una delle città più colpite.

Come si può tollerare ancora, in una situazione di pericolo e totale emergenza, questo sfacciato disprezzo delle regole da parte di questi ospiti?”

“Ai cittadini – prosegue la nota della Lega – si chiedono sacrifici ogni giorno da oltre nove mesi: distanziamento sociale, uso di DPI, ferree regole in caso di quarantena, attività a volte chiuse da un giorno ad un altro, precarietà lavorativa.  Di fronte a questi sforzi è ancora più inaccettabile il comportamento criminale tenuto dai migranti che mettono a rischio la salute dei nostri cittadini. Chiediamo a questa Amministrazione, ancora una volta e a gran voce, l’immediata chiusura del Caso con lo spostamento presso altra struttura in altra città dei migranti. A Sesto non c’è spazio per chi si permette di contravvenire così palesemente alle regole che il resto dei cittadini segue con paziente diligenza durante quest’ora buia”.