SESTO FIORENTINO – La scarsa illuminazione sarebbe uno degli elementi a rendere meno sicura la stazione del Neto. I rappresentanti della Lega di Sesto Fiorentino (Daniela Pancani, Barbara Parente, Roberta Lancioni, Daniele Brunori Gruppo Lega Sesto Fiorentino Salvini Premier e di Filippo La Grassa Coordinatore Lega della Piana Fiorentina e Alessandro Scipioni Responsabile Provinciale Lega Salvini Premier) in seguito alle segnalazioni dei cittadini hanno effettuato un sopralluogo al Neto.
Le segnalazioni, si legge in una nota della Lega di Sesto Fiorentino, riguarda “la scarsa illuminazione e la necessità dell’ installazione di impianti di videosorveglianza nei pressi della stazione del Neto e delle aree limitrofe (tra cui il sottopasso del ponte del Neto), poco distante dalla stazione”.
“I cittadini – dicono i rappresentanti della Lega – lamentano la mancanza di sicurezza e la paura di attraversare il ponte del Neto e la Stazione, soprattutto nelle ore serali e notturne. Sono ormai troppo frequenti gli episodi di aggressione a danno soprattutto di donne, avvenute nel corso degli ultimi anni in particolare nei pressi della Stazione del Neto e gli episodi di criminalità e microcriminalità presente anche dei pressi del sottopasso del ponte del Neto, luogo ormai risaputo di spaccio di sostanze stupefacenti, che vedono il formarsi anche del fenomeno delle baby gang. Tale situazione è diventata insostenibile, anche tenendo presente che a pochi passi dal ponte del Neto e dalla Stazione si trova la Scuola Elementare Balducci, luogo quindi frequentato da genitori e bambini in età scolare, che può inevitabilmente esporli a dei rischi. Anche gli adulti si trovano in difficoltà ad attraversare questi luoghi, nel tornare dopo il lavoro nelle loro abitazioni oppure dopo aver fatto la spesa al centro commerciale li adiacente (Coop del Neto), in particolare nelle ore serali e notturne”.
Dal sopralluogo gli esponenti della Lega hanno “appurato che effettivamente queste aree interessate sono poco illuminate e quindi poco sicure”.
“Dal sopralluogo effettuato abbiamo riscontrato degrado ed incuria, sia alla Stazione del Neto che nel sottopasso – prosegue la nota della Lega – Le persone si trovano quindi a dover transitare in zone buie, alla mercé di malintenzionati che possono quindi agire pressoché indisturbati (i casi di cronaca recente lo confermano). Avevamo presentato per questo motivo nel novembre scorso, un’interrogazione al sindaco Falchi e alla sua Giunta in merito alla necessità di installare dispositivi di videosorveglianza in diverse zone a rischio del territorio Sestese, tra cui il Neto ma tale richiesta non ha sortito risposta positiva. Le argomentazioni fornire dal sindaco Falchi e dalla sua giunta vertevano sul tema della violazione della privacy, aggiungendo che tali impianti di videosorveglianza non sono a loro parere rappresentative del ‘sistema valoriale’ della comunità sestese. Non possiamo accettare che per motivazioni del tutto ideologiche i cittadini siano privati della sicurezza che meritano. È evidente che il tema della sicurezza non è una priorità per questa amministrazione comunale e che non è chiaro quanto la stessa, investa in termini economici su questo tema relativamente al capitolo di spesa previsto”.
La Lega chiede “ancora una volta al sindaco Falchi e alla sua Giunta di intervenire al più presto per ripristinare una migliore illuminazione della zona ed installare un sistema di videosorveglianza che possa avere anche funzione di deterrente rispetto ad attività criminali, nonché fornire supporto in termini investigativi e probatori. Inconfutabili sono state le dichiarazioni del Prefetto di Firenze Laura Lega, in occasione di una sua visita effettuata nel Comune di Sesto Fiorentino in cui la stessa evidenziava la necessità di installare telecamere di videosorveglianza. A sconfermare il diniego del sindaco Falchi rispetto alla necessità dell’installaziine di dispositivi di videosorveglianza, citiamo il provvedimento preso da lui stesso relativo all’installazione di alcuni dispositivi di videosorveglianza a seguito delle richiestei effettuate da alcuni cittadini per venire incontro ai bisogni espressi da parte di commercianti e condomini, relativamente alle abitazioni in zona Querciola e Polo Scientifico. Tale provvedimento del sindaco ha quindi dimostrato che a Sesto in problema sicurezza esiste veramente. Poiché non esistono cittadini di serie A e di serie B, chiediamo un intervento urgente nella zona del Neto rilevata zona altamente sensibile”.