Lega: “Sicurezza, eppure ci sono 100.000 euro messi a disposizione dal Ministero dell’interno…”

SIGNA – Non c’è dubbio che negli ultimi tempi Signa, e in particolare San Mauro, siano sempre più spesso nel mirino dei ladri. Appartamenti e abitazioni svaligiate a ogni ora del giorno e della notte e una sensazione diffusa di impotenza a cui fa da cassa di risonanza la presa di posizione di Vincenzo De […]

SIGNA – Non c’è dubbio che negli ultimi tempi Signa, e in particolare San Mauro, siano sempre più spesso nel mirino dei ladri. Appartamenti e abitazioni svaligiate a ogni ora del giorno e della notte e una sensazione diffusa di impotenza a cui fa da cassa di risonanza la presa di posizione di Vincenzo De Franco, responsabile della Lega a Signa. “Solo qualche giorno fa – dice – sono stati tratti in arresto, dalla squadra mobile della Questura di Firenze, dodici cittadini albanesi, di età compresa fra i 20 e i 47 anni, con l’accusa di far parte di una banda specializzata in furti in appartamento. Avrebbero messo a segno ben 29 furti in vari Comuni toscani, fra i quali Signa, Lastra a Signa, Montelupo Fiorentino e Pontassieve, entrando nelle case delle loro vittime durante la notte, mentre queste dormivano”.

“Ma Signa continua, nonostante i presidi delle forze dell’ordine e l’azione di “vigilanza” di cittadini volenterosi del “Controllo di vicinato”, a essere bersaglio delle azioni di malviventi: via Maromme, il Crocifisso, via dei Sodi, via Roma, via delle Molina, non solo abitazioni ma anche esercizi commerciali. Eppure il Ministero degli interni ha stanziato, per i Comuni fra 10.000 e 20.000 abitanti come Signa, la somma di 100.000 euro per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale, lavori che devono essere cantierizzati entro il 15 maggio, pena la perdita del contributo. Mettere in sicurezza le strade, tuttavia, non vuol dire ricoprire qualche buca, magari con bitume a freddo, ma renderle fruibili agli utenti tutti con la costruzione di marciapiedi e illuminazione, ciò anche al fine di agevolare il controllo del territorio da parte dalle forze di polizia”.

“Eppure, ancora oggi, esistono strade nel Comune di Signa totalmente al buio e prive di marciapiedi: via Arte della Paglia, tutto il tratto di via delle Bertesche fino a San Mauro, via della Monaca, via Boni, via Madre Teresa di Calcutta, per tutto il tratto che interessa anche il Lago La Bozza, realtà oggetto di reiterati furti. Voglio ribadirlo con forza, – conclude – non esistono cittadini di seria A e altri di serie non definita; il tema della sicurezza, nell’accezione più ampia, non comporta soltanto responsabilità politica e giuridica per i danni comunque arrecati a terzi, ma anche di natura morale che –personalmente – considero la più grave fra tutte, perché è quella di cui si macchiano quegli amministratori nei confronti dei propri figli che, per inerzia o incapacità, non hanno saputo o voluto preservare o accrescere la “cosa pubblica” che appartiene anche a loro”.