Legambiente: “La Toscana fra le regioni più colpite dal maltempo. Occorre dotarsi quanto prima dei piani contro la crisi climatica”

FIRENZE – Il bacino mediterraneo si sta rivelando come una delle regioni più colpite dalla crisi climatica planetaria. Nel 2022, l’Italia è risultata in particolare tra i Paesi più soggetti a eventi estremi. Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio Cittàclima di Legambiente, da gennaio a luglio 2022 si sono registrati in Italia ben 132 eventi estremi, il numero […]

FIRENZE – Il bacino mediterraneo si sta rivelando come una delle regioni più colpite dalla crisi climatica planetaria. Nel 2022, l’Italia è risultata in particolare tra i Paesi più soggetti a eventi estremi. Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio Cittàclima di Legambiente, da gennaio a luglio 2022 si sono registrati in Italia ben 132 eventi estremi, il numero più alto della media annua degli ultimi decenni. Dentro questo contesto, già grave, desta preoccupazione la situazione della Toscana dove si sono manifestati, in maniera sempre più violenta e frequente, gli effetti dei cambiamenti climatici, con alluvioni, ondate di calore, trombe d’aria, grandinate e nubifragi.

A sottolineare una condizione allarmante anche la dichiarazione di stato di emergenza, opportunamente chiesta dal presidente della Regione, Eugenio Giani, in seguito agli eventi meteorologici del 15 e del 18 agosto, con una concentrazione dei danni soprattutto nella Toscana nord-occidentale. Tra i centri più colpiti: Grassina, Antella e Bagno a Ripoli (nella sera di Ferragosto) e quindi Carrara, Massa, Lucca, Capannori (nella mattina del 18) con venti che hanno raggiunto picchi di 140 km/h, causando due vittime, diversi feriti e danni materiali ingenti. Precipitazioni concentrate e anomale si sono registrate nelle due date già citate anche nel Chianti Fiorentino (a San Casciano in Val di Pesa, Greve in Chianti e a Barberino Tavarnelle). Venti fortissimi, fulminazioni copiose e straordinariamente cariche di energia, grandinate eccezionali.

Occorre però tenere conto che ondate di calore, siccità e nubifragi catastrofici sono le due facce della stessa medaglia, entrambe causate dal riscaldamento globale. Secondo i dati climatologici, quest’anno in Toscana è stata l’estate più bollente di sempre, paragonabile solo a quella del 2003: tra il 15 maggio e il 31 luglio 2022 si son registrate oltre 40 date con temperature massime >35 °C. Persino le temperature del mare hanno raggiunto valori insoliti e da record: secondo le rilevazioni in Toscana sono stati toccati picchi tra i 28 e i 30 gradi. Mai rilevati prima d’ora. Già a maggio scorso le temperature del mare erano salite di circa 4°C in più rispetto alla media del periodo 1985-2005.

Una volta descritta l’oggettiva gravità della situazione che stiamo vivendo, sorprende constatare come in questa bruttissima campagna elettorale, i temi della lotta alla crisi climatica siano incomprensibilmente sottovalutati da quasi tutti i programmi di partito, – dichiara Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana – l’Italia, che continua a essere l’unico dei grandi paesi europei sprovvisto di un Piano nazionale di adattamento al clima (in bozza dal lontano 2018), non può continuare a rincorrere ex post le emergenze, senza una strategia contestuale; servono politiche innovative a livello nazionale e interventi puntuali messi in opera dal sistema delle autonomie locali. Infine, occorre più coraggio e determinazione nella rivoluzione energetica che ci attende, abbandonando ogni tentazione d’indugiare sulle fonti fossili“.