L’emergenza Covid e i trasporti: la Città metropolitana nomina un “Mobility manager”. Ecco chi è

FIRENZE – Il sindaco Dario Nardella ha nominato l’ingegner Aberto Berti “Mobility manager” della Città metropolitana di Firenze. “La nomina di Berti, dipendente dell’ente, – si legge in una nota – è motivata anche dal ruolo di coordinamento che, in ragione delle ripercussioni dell’emergenza Covid-19 sul trasporto pubblico, il “Mobility manager” è chiamato a  svolgere […]

FIRENZE – Il sindaco Dario Nardella ha nominato l’ingegner Aberto Berti “Mobility manager” della Città metropolitana di Firenze. “La nomina di Berti, dipendente dell’ente, – si legge in una nota – è motivata anche dal ruolo di coordinamento che, in ragione delle ripercussioni dell’emergenza Covid-19 sul trasporto pubblico, il “Mobility manager” è chiamato a  svolgere nei confronti dei Comuni, delle aziende del territorio, degli istituti scolastici”. La figura del “Mobility manager” è prevista dal decreto legislativo numero 165 del 30 marzo 2001 che ne specifica il profilo. Al fine di favorire il decongestionamento del traffico nelle aree urbane, mediante la riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale, le imprese e le amministrazioni pubbliche, con singole unità locali con più di 100 dipendenti ubicate in un capoluogo di regione, in una Città metropolitana, in un capoluogo di provincia ovvero in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti sono tenute ad adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale dipendente finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale nominando, a tal fine, un “Mobility manager” con funzioni di supporto professionale continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali di mobilità sostenibile. Il “Mobility manager” promuove, anche collaborando all’adozione del piano di mobilità sostenibile, la realizzazione di interventi di organizzazione e gestione della domanda di mobilità, delle persone, al fine di consentire la riduzione strutturale e permanente dell’impatto ambientale derivante dal traffico veicolare nelle aree urbane e metropolitane, tramite l’attuazione di interventi di mobilità sostenibile.