L’Europa “si fa” anche con la condivisione dei beni comuni: il via al progetto “Commoning Europe” sarà a Campi Bisenzio

CAMPI BISENZIO – Prende il via “Commoning Europe”, iniziativa dell’Unione Europea per far conoscere i beni comuni e le buone pratiche diffuse in vari Stati membri. Il progetto coinvolgerà amministratori, funzionari pubblici e soggetti privati di cinque Paesi europei (Italia, Turchia, Belgio, Olanda, Romania) e intende far conoscere quei sistemi di gestione dei commons basati […]

CAMPI BISENZIO – Prende il via “Commoning Europe”, iniziativa dell’Unione Europea per far conoscere i beni comuni e le buone pratiche diffuse in vari Stati membri. Il progetto coinvolgerà amministratori, funzionari pubblici e soggetti privati di cinque Paesi europei (Italia, Turchia, Belgio, Olanda, Romania) e intende far conoscere quei sistemi di gestione dei commons basati su pratiche collaborative e su virtuose collaborazioni tra istituzioni pubbliche e amministrazioni locali. “Commoning Europe” prevede una serie di scambi culturali tra i vari partner del progetto: “Biblioteca di pace” (Italia), il Comune di Campi Bisenzio (Italia), la Municipalità di Fagaras (Romania) e la Direzione della Famiglia e dei Servizi Sociali di Ankara (Turchia), BRAL (Belgio) e Open UP (Olanda). A dare il via al progetto proprio il Comune di Campi Bisenzio, che questa settimana ospiterà 15 amministratori, funzionari e cittadini europei per presentare loro i beni comuni del territorio metropolitano fiorentino.

Tra gli obiettivi del progetto, rafforzare le capacità dei funzionari pubblici e dei cittadini comuni di cogliere la questione dei “commons” e costruire insieme sinergie virtuose, condividere approcci, iter e spunti per sviluppare la capacità di innovazione e promuovere la divulgazione dei beni comuni, applicare i principi di amministrazione condivisa nei contesti locali grazie a una virtuosa sinergia tra cittadini, amministratori e tessuto associativo.

“Campi Bisenzio – ha detto l’assessore alla partecipazione Giorgia Salvatori – sta puntando moltissimo sull’innovazione sociale, sulla partecipazione, sul confronto e lo scambio con le più coraggiose esperienze a livello europeo. Per promuovere il dibattito sui beni comuni il confronto con funzionari e amministratori di altri Paesi europei è fondamentale”. “Quello di “Commoning Europe” – ha aggiunto il sindaco Emiliano Fossi – è un progetto eccezionale, basato sul dialogo tra culture e sullo scambio di esperienze, prassi, strumenti giuridici. È fondamentale che le istituzioni locali abilitino le comunità per rigenerare insieme il tessuto urbano anche attraverso forme di collaborazione inedite e sperimentali”.